martedì 28 gennaio 2014

Una ex ministra del PSOE deride e disprezza il catalano attraverso Twitter

Mentre il processo per il Diritto di Decidere avanza, personalità influenti Spagnole continuano ad inviare messaggi  grotteschi ed offensivi alla Catalogna. L’ultimo esempio va a carico dell’ex ministra dell’abitazione del PSOE e dottoressa in Diritto, Maria Antonia Trujillo, che in un messaggio via twitter ha chiesto pubblicamente  “vediamo, per quali casi importanti serve il catalano?” dopo aver osservato le reazioni a un anteriore messaggio, anche suo, dove derideva questa lingua dicendo: “il catalano è una buona lingua per lottare nella city londinese”.
Le reazioni a tale attacco alla lingua catalana non si sono fatte aspettare.  Molti usuari si sono diretti alla  Trujillo via twitter lamentando il poco successo di queste parole venendo da qualcuno che è stato nel governo spagnolo e che tra l’altro lo ha fatto come militante di un partito progressista. In un principio,  lei ha mantenuto il tono dispettoso, fino al punto che la risposta di un usuario del Twitter che aveva affermato “uno impara le lingue per avere sempre più cultura”, Trujillo ha risposto con un conciso  “sì, però non il catalano”. Dopo pochi minuti, davanti la valanga di rimproveri,  l’ex ministra ha privatizzato il suo conto di  Twitter in modo che nessuno potesse osservare i suoi commenti senza la sua autorizzazione.
Il caso è questo, non è il primo messaggio polemico di Maria Antonia Trujillo (@matrujil nel Twitter). Negli ultimi mesi si sono lette delle sue pubblicazioni come “chi ha debiti che li paghi, che non si fosse indebitato” o “ho cancellato il mio abbonamento a canal plus. Vedo se riesco a scaricarmelo su internet (pirateggiandolo)”.

Fonte: El Periódico

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