giovedì 26 settembre 2019

Evento a Milano e evento a Roma: La via catalana verso la libertà



La presidente di Assemblea Nacional Catalana, Elisenda Paluzie, sarà al nostro fianco il prossimo sabato pomeriggio a Milano, con un affettuoso saluto al Centro Studi Dialogo.
L'evento è stato realizzato grazie alla collaborazione di  Radio Catalunya Italia, Assemblea Nacional Catalana Itàlia e COMITATO 27 OTTOBRE.

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La politica spagnola volta ad incriminare le lotte per l’autodeterminazione presenti all’interno dello Stato segue costantemente un carattere repressivo, ottuso, violento, annientando tutto ciò che si ponga come alternativo al nazionalismo spagnolista

Nella giornata di 23/09/2019 la Guardia Civil spagnola ha effettuato numerose perquisizioni e ha arrestato 9 indipendentisti catalani dei Comitati di Difesa della Repubblica (CDR) in diverse città della Catalogna. Migliaia di persone sono immediatamente scese in piazza in tutta la Catalogna per protestare e chiedere la liberazione dei prigionieri. L’operazione è stata ordinata dai giudici dell’Audiencia Nacional, che accusa gli indipendentisti di reati di terrorismo, ribellione e detenzione illegale di esplosivi.
Dei nove arrestati due sono stati rilasciati nella serata di ieri sera, mentre gli altri sette sono stati trasferiti a Madrid e, per via dell’accusa di terrorismo, sottoposti al periodo di isolamento e incomunicabilità assoluta che dura 72 ore, prorogabili per altre 48. Una misura restrittiva che impedisce agli accusati di poter parlare anche col proprio avvocato, restando totalmente in balia delle forze di sicurezza per giorni, in violazione di qualsiasi diritto del detenuto e contro cui si sono mobilitate da tempo tutte le forze democratiche.
In realtà il blitz ha un chiaro sapore politico, e non può assolutamente passare inosservata la scadenza delle elezioni fissata per il 10 novembre prossimo, in cui tutte le forze politiche, da Vox al PP a Ciudadanos, passando per il Psoe ed un Podemos animato da rinnovato spirito statalista, giocano la partita elettorale anche sul tema della repressione delle spinte indipendentiste e sulla questione irrisolta delle centinaia di prigionieri politici baschi e catalani. La sceneggiata della retata è stata filmata e presentata come un’operazione di grande professionalità, ma in realtà è stato preso d’assalto il locale in cui si organizza la festa cittadina di Sabadell, in cui erano presenti i materiali pirotecnici per il confezionamento dei fuochi d’artificio, fatti passare pomposamente per “esplosivi pronti per preparare attentati”, unitamente ai liquidi sequestrati in casa degli arrestati, potenzialmente infiammabili e presenti in qualsiasi casa dotata di terrazzi fioriti e giardino: dei semplici fertilizzanti per piante.
La politica spagnola volta ad incriminare le lotte per l’autodeterminazione presenti all’interno dello Stato segue costantemente un carattere repressivo, ottuso, violento, annientando tutto ciò che si ponga come alternativo al nazionalismo spagnolista, colpendo spietatamente ogni forma di resistenza e dissenso democraticamente espresso (vedi il referendum del 1 ottobre 2017) o inventando teoremi persecutori che agitano i fantasmi del terrorismo ovunque. Un’involuzione pericolosa di qualsiasi impostazione democratica che sta prendendo piede in tutta Europa (e in alcuni casi prosegue solo una già lunga tradizione), che mira a criminalizzare qualsiasi dissenso, qualsiasi alternativa allo stato di cose presente, qualsiasi resistenza a misure ogni giorno più autoritarie, securitarie, antipopolari.
Liberu esprime il proprio sdegno per questa ennesima operazione repressiva basata su teoremi accusatori falsi e artificiosi e rinnova con forza la sua solidarietà e vicinanza ai prigionieri, alle organizzazioni politiche e a tutto il popolo catalano in lotta per la libertà.
Bon cop de falç!
Liberu – Lìberos Rispetados Uguales

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