giovedì 23 maggio 2013

La Spagna è vigorosamente impegnata contro il processo catalano

I servizi segreti spagnoli del CNI, il Centro Nazionale d’Informazioni, è entrato all'interno delle organizzazioni indipendentiste, distribuisce informazioni e file tra i diversi mass media e lavora così per fare a pezzi il processo di indipendenza catalano.


Tutto questo in assenza di rumore, i servizi segreti spagnoli cercano di passare inosservati, ma sono già diverse le entità e lepersone che si sono trovati situazioni insolite, così come perdita di informazioni, profili di persone particolarmente strani che ci si avvicinano per poi all’improvviso scomparire senza nessuna spiegazione. Ci sono già abbastanza giornalisti o redattori che ricevono informazioni che possono essere filtrate solo da coloro che sono in grado di avervi accesso. Mezze informazioni con la sola intenzione di causare paura, tensioni artificiali, e soprattutto insicurezza fisica e sociale, con l'obiettivo di sgretolare dall’interno il processo verso l’indipendenza.
Si tratta di evitare l’allegria in tutto il movimento che fino ad ora ha sempre più maggioranza, bisogna eludere che il popolo si rifletta nel processo verso l’indipendenza. La Spagna sa che soltanto il gioco sporco, gli inganni e gli imbrogli, ma anche causare caos e scontri interni, può fermare il processo catalano.
Manuel Millan Mestre, un ex giornalista e politico del Pp, il partito popolare, conferma su 8Tv il gioco sporco contro la Catalogna, "Io che non sono indipendentista, e nemmeno un tipo sospettoso... "Il gioco della Spagna per far finire il processo è ogni volta più chiaro", ed ha parlato di montaggi in certi casi giudiziari per evitare che siano condotti dalla polizia catalana. Il che dimostra che la Spagna non cerca il dialogo ma la sconfitta del processo.
Lo scandalo dello spionaggio in Catalogna è nelle mani della polizia spagnola, al posto della polizia catalana come sarebbe normale. Una volta che i dossier dell’agenzia investigativa più controllata dal Cni esplodessero (è da ricordare che uno dei capi dello spionaggio di questa agenzia è stato anche membro del Cni) bisognava eseguire uno scoppio controllato, soprattutto al fine di evitare che l'intero processo cadesse nelle mani della polizia catalana.
Due vice-premier del Governo della Catalogna presentano notifiche di accuse di spionaggio ma il tribunale non accetta il caso. Anche se il filtraggio parla di dossier di intelligence in Catalogna, la giustizia non ammette le accuse .E’ veramente incredibile il modo in cui la Spagna usa la giustizia contro di Catalogna.
 
I mass media convertono le informazioni filtrate in modo interessato sulle prime pagine. Media che parlano dello spionaggio di Xavier Martorell ma non dicono niente dello scandalo del voto finto presso la Camera di Commercio di Barcellona, o coloro che scrivono sul catering usato il giorno della fondazione dell’Anc, l’Assemblea Nazionale Catalana. Sono esempi di come alcuni mezzi pubblicano informazioni interessate ma anche sfruttano le informazioni dalle stesse fogne dello Stato.

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