sabato 11 maggio 2013

La Spagna regala 1000 € per lo studio, ma non a tutti

Mentre i catalani si vedono alzare le tasse e aumentare i tagli all’istruzione e alla sanità, il Governo regionale di Castiglia-La Mancia darà mille euro a tutti i 5000 laureati tra i 18 e i 25 anni che concluderanno quest’anno gli studi secondari obbligatori (in Spagna, la ESO). Verranno concessi i mille euro anche ai giovani disoccupati che terminano la cosiddetta Formazione Professionale (FP) e a chi desidera accedere al Bachillerato (scuola secondaria della durata di due anni più uno, necessaria per frequentare l’università). 



Il Piano d’azione per il lavoro giovanile approvato dall’esecutivo della Comunità Autonoma è un concreto programma di formazione, con un budget di 15,4 milioni di euro, volto a incentivare i giovani che hanno abbandonato gli studi e non trovano lavoro a tornare a studiare.

In Castiglia-La Mancia ci sono ben 33 centri di istruzione per adulti (Centros de Educación de Personas Adultas) e 81 aule a essi dedicate che si incaricheranno di svolgere i corsi, sia per i cinque mila alunni che devono terminare gli studi secondari obbligatori, sia per i mille che aspirano ad ottenere un titolo di Formazione Professionale. 




A ricevere la sovvenzione saranno anche i giovani disoccupati che hanno già concluso la cosiddetta scuola dell’obbligo e che vogliono, invece, frequentare il Bachillerato per adulti.

Un ultimo aiuto, anche in questo caso di mille euro, verrà destinato ai cinquecento giovani dei 20.000 (secondo i dati della Segreteria dell’Istruzione), che sono iscritti all’INEM (Instituto Nacional de Empleo, un servizio pubblico per l’occupazione) e che vogliono concludere gli studi secondari obbligatori.

La Spagna è, infatti, il paese europeo con l’indice di insuccesso scolastico più elevato. La Catalogna è la seconda Comunità Autonoma peggiore, con il 22% di studenti che non ottengono un diploma e il 26% che non conclude nemmeno la scuola dell’obbligo. Dati sconcertanti, considerando che negli ultimi cinque anni, questa percentuale si è abbassata di ben 7 punti.

Secondo una relazione della fondazione Bofill, in Catalogna nel 2011 i giovani tra i 16 e i 24 anni che non studiavano né lavoravano erano 140.000. Un dato di ben 3 punti percentuali più alto di quello della media spagnola.

Nell’ultimo trimestre del 2012 si è registrato un aumento del 1,6% del tasso di disoccupati tra i giovani in età compresa tra i 16 e i 29 anni, arrivando al 38,4%. Per il quarto trimestre consecutivo la disoccupazione giovanile ha raggiunto il punto massimo, da quando è iniziata la crisi. Parlando più concretamente, in Catalogna ci sono 261.300 giovani disoccupati. 


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