mercoledì 29 maggio 2013

La rivista 'Time' ammette che lo Stato spagnolo ha paura del sovranismo tra gli immigranti


“E’ una spia od un sovranista?”, inizia così l’esteso reportage che la rivista Time – in versione digitale- ha dedicato all’affare Ziani. Il testo, firmato dalla corrispondente del mezzo in Spagna, Lisa Abend, racconta ai lettori nordamericani l’espulsione dalla Spagna dell’attivista “pur avendovi vissuto e lavorato legalmente negli ultimi quattordici anni”. La rivista afferma che con questo fatto si evidenzia "la tempesta in vista" sull’idipendentismo catalano.

“Molti credono che se i catalani ottengono abbastanza supporto morale per cellebrare un referendum, la Spagna sarà obbligata a permetterlo. E qui è dove Ziani esattamente entra in scena”, spiega il testo. In questo senso, l’articolo ricorda il lavoro pedagogico che Ziani ha  fatto in favore dell’integrazione degli immigranti in Catalogna, cos’ come il suo ruolo di mediatore e la sua simpatia per il processo d’indipendenza.

Time enfatizza il ruolo strategico dei nuovi arrivati rispetto all’indipendenza, visto che può decantare la direzione finale del processo. Per questo motivo sottolinea “la coscienza crescente” tra gli indipendentisti su questa realtà, e ricorda che in Quebec questo collettivo fece fallire gli intenti del territorio di divenire uno Stato indipendente.

Il direttore di Fedelatina (ente che raggruppa gli immigranti provenienti dall’America Latina), Hermes Castro, spiega nel reportage che “molti” latinoamericani residenti in Catalogna “sentono certa simpatia per l’indipendenza”. Castro ammette che, in principio, è difficile per loro capire il secessionismo catalano ma che, alla lunga, concludono “che, alla fin fine, i catalani vogliono fare nei confronti della Spagna quello che fecero loro 200 anni fa”.

Time si è rivolta al Ministero degli Interni, che non ha voluto rispondere sostenendo che  “la sua politica non permette di fare valutazioni di casi che sono ancora in via di sviluppo”. Il reportage ricorda che lo Stato non ha fornito nessuna prova contro l’attivista, oltre alle accuse.

Il reportage parla anche dell’europarlamentare, Ramon Tremosa, cogliendo l’occasione che ha denunciato la persecuzione a Noureddine Ziani presso le istituzioni europee. Il politico del partito Convergenza Democratica dubita degli argomenti del Ministero degli Interni, e ricorda che non si è mai reagito così contro degli imam dei quali si sà “che rifiutano i valori occidentali e minacciano l’armonia sociale”. “Eppure nessuno li deporta”, ricorda l’europarlamentare.

Manel Bosch
Help Catalonia : Deportation Case Casts Light on Push for Catalan Independence

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