giovedì 30 gennaio 2014

Gli USA credono che sarà la Spagna a dover uscire dalla UE quando la Catalogna diventerà indipendente




Un articolo d’opinione pubblicato nel sito Web della prestigiosa Università statunitense di Wharton, in Pennsylvania, mette in dubbio che una Spagna senza la Catalogna possa continuare a far parte dell’Unione europea. Per essere più esatti si afferma che una Spagna priva della Catalogna “non sarebbe lo stesso Paese”. Sono parole di Franklin Allen, professore di economia all’Università di Wharton, il quale continua dicendo che potrebbe diventare un problema giuridico spinoso decidere se una Spagna senza più la Catalogna debba o meno conservare il proprio status attuale all’interno dell’Unione europea.


Si tratta di stralci estrapolati da un lungo articolo che è possibile trovare nella sezione dedicata alle politiche pubbliche intitolato “IsSecession the Answer? The Case of Catalonia, Flanders and Scotland”


L’articolo spiega che ciò che accomuna la Catalogna, le Fiandre e la Scozia è la lingua propria che vi si parla, il fatto che abbiano raggiunto un maggiore livello d’industrializzazione rispetto alle altre regioni dei loro rispettivi stati e che godano già di una considerevole autonomia per la gestione delle loro questioni, è per questo motivo che Mauro Guillén, professore di amministrazione della stessa Università, ritiene che sia facile per molti immaginare una transizione verso l’indipendenza totale.


A proposito della Catalogna si spiega che la crisi economica ha esacerbato l’astio giacché quest’ultima trasferisce fino al 9% del proprio prodotto interno lordo ad altre comunità spagnole mentre la Catalogna è chiaramente leader in competitività mondiale: nel 2012, le esportazioni catalane hanno raggiunto il livello record di 58,2 € mila milioni, un 15,38% in più rispetto al periodo precedente alla crisi economica iniziata nel 2008-2009. Secondo l’Istituto di Statistica della Generalitat della Catalogna nel 2012 le esportazioni catalane sono cresciute a un ritmo del 5%, più che in altri importanti membri dell’Eurozona, come la Germania, la Francia, i Paesi Bassi e la Finlandia.


Nonostante tutto però, Jakok Funk Kierkegaard, professore danese specializzato in economie europee, ritiene che sia necessario ricordare che anche la Catalogna è sull’orlo del fallimento e che il tasso di disoccupazione, sebbene si sia ridotto leggermente passando dal 24,53% del marzo del 2013 al 23,85 % della fine del mese di giugno dello stesso anno, è ancora molto elevato e bisognerebbe lavorare duro per andare avanti qualora diventi indipendente, facendo i conti con un possibile veto per fare parte dell’eurozona.


D’altra parte si termina ricordando che a Madrid, anziché una campagna a favore di un’unione completa e confortevole, è in crescita un’ondata di minacce e di sentimento anticatalano allo stato puro e che Rajoy è “tutto tranne che un leader ispiratore ”, di lui si dice che sia piuttosto un politico che non apprezza la genuina diversità della multilingue popolazione della Spagna.

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