venerdì 17 gennaio 2014

Il PP avvisa che «adotterà tutte le misure necessarie» per evitare la consultazione popolare

Il portavoce del partito popolare al Congresso dei Deputati (La camera bassa dello Stato spagnolo) ha assicurato che "non ci sarà consultazione popolare".

Alfonso Alonso, portavoce del Partito Popolare (PP) al Congresso, ha già fatto le prime dichiarazioni in merito all’accordo raggiunto lo scorso giovedì dai partiti favorevoli alla consultazione affinché il popolo possa esprimere la propria volontà, il prossimo 9 novembre 2014. Per essere più precisi, Alonso ha affermato che lo Stato “adotterà tutte le misure necessarie per evitarla”.

Per di più, il portavoce dei popolari, ha assicurato che si tratta di un referendum “impossibile” da realizzare perché “non contemplato né dalle leggi, né dalla costituzione e che la Spagna è uno Stato di diritto”. Secondo Alonso, quello del governo della Generalitat è un atto di "irresponsabilità assoluta" e ricorda ad Artur Mas che "deve attenersi alle leggi" e che la "Catalogna fa parte dello Stato spagnolo".

 Al contempo il rappresentante popolare ha avvertito Mas che "si sta allontanando pericolosamente dalle sue funzioni" e ha tuonato minaccioso che è un fatto "grave" e che, se non fosse per quest’ultimo aspetto, più che una domanda per il referendum sembrerebbe "una richiesta per il tió” il ceppo magico che, secondo la tradizione catalana, dispensa le strenne natalizie".

0 comentaris:

Posta un commento