sabato 4 gennaio 2014

La Camera europea denuncia che la Spagna danneggia l’aeroporto del Prat (Barcellona) in favore di quello di Barajas (Madrid)






Il Parlamento Europeo a Strasburgo ha denunciato ieri la cattiva prassi degli stati membri in materia di competenza, tra le quali si includono gli accordi bilaterali per favorire l’uso di determinati aeroporti come quello di Madrid-Barajas. Gli europarlamentari hanno approvato il rapporto con 604 voti a favore, 48 contro e 21 astensioni. Il testo, elaborato dall’europarlamentare catalano Ramon Tremosa, chiede alla Commissione Europea di indagare su un migliaio di patti tra paesi che pongono degli ostacoli alla mobilità aerea. Lo stato spagnolo ha stabilito un centinaio di accordi che obbligano le aerolinee a passare per Barajas quando entrano o escono dalla Spagna. Inoltre, è stata criticata anche la gestione dei salvataggi delle banche o l”effetto luned’”.


L'europarlamentare ed autore del rapporto, Ramon Tremosa, ha assicurato che il testo può far cambiare 'la cattiva prassi delle competenze degli stati', ed ha sottolineato che nel caso della Spagna spesso si antepongono gli interessi privati a quelli del cittadino'.


Il rapporto di Tremosa denuncia che ci sono più di 1.000 trattati bilaterali europei tra paesi che 'pongono degli ostacoli alla mobilità aerea'. Il testo esige alla CE di indagare su questi accordi che nel caso spagnolo obbligano a far passare i voli per Madrid-Barajas quando entrano nello stato spagnolo o quando ne escono.

Salvataggio bancario


Il rapporto approvato a Straburgo chiede anche che 'le banche che ricevono soldi pubblici non aumentino l’acquisto di debito pubblico dello stato membro mentre riducono il credito alle piccole e medie imprese o ai privati'. Nello stato spagnolo, denuncia Tremosa, gli acquisti di debito pubblico da parte delle banche salvate dall’Europa sono aumentati, ma ancora si rifiutano l’80% dei prestiti alle piccole e medie imprese.

Il rapporto lamenta che gli aiuti al settore bancario non devono essere pagati dal contribuente mediante un aumento di debito pubblico, e chiede che siano soggetti a 'strette condizioni', specialmente per evitare che i dirigenti degli enti salvati ricevano bonus o altri incentivi.


Per gli europarlamentari, è importante anche che le banche che hanno usufruito di aiuti pubblici si liberino dalle partecipazioni nelle grandi imprese, prima di chiedere soldi agli stati. Per Tremosa, questo è 'fondamentale' per ridurre il costo degli aiuti e avrebbero dovuto promuoverlo nel caso Bankia.

Su scala finanziaria, il rapporto mette in guardia sulle facilitazioni che hanno le grandi multinazionali per rifinanziare il debito, mentre le aziende dell’economia reale incontrano spesso grandi ostacoli perchè il rubinetto del credito è sempre chiuso. Inoltre, il testo difende che i 'bad banks' come la Sareb nello stato spagnolo possano attrarre il massimo numero possibile d’investitori esterni per evitare conflitti di interessi. Il bad bank spagnolo, per esempio, dispone soltanto di un 1% d'investimento estero e, secondo Tremosa, la stragrande maggioranza degli azionisti hanno molti interessi privati nel settore immobiliare.

Il documento denuncia anche il cosiddetto 'effetto lunedì', secondo il quale le aziende petrolifere trattano i prezzi nel primo giorno della settimana, quando vengono raccolti i dati per le statistiche, e li aumentano dopo. Menziona anche i problemi di competenza del caso Google e chiede che s’indaghi se le banche salvate danno 'crediti milionari ai club di calcio con interessi più bassi rispetto a quelli che pagano le piccole e medie imprese o i privati'.


Il Parlamento Europeo ha anche chiesto che le persone che dirigono gli organismi regolatori delle competenze negli stati membri siano indipendenti e non abbiano vincoli con il potere politico. Tremosa ha segnalato che nel caso spagnolo, la Commissione Europea ha già avvisato diverse volte su questo aspetto.





 

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