venerdì 17 gennaio 2014

Il governo spagnolo trova il modo di rovinare la linea ferroviaria del Mediterraneo



Obbligato dall’Europa a costruirlo, ha fatto in modo che solo il tramo tra Castellon e Vandellos abbia i binari con la larghezza degli altri in Europa, così obbliga i treni merci a passare per Madrid

L'Unione Europea ha obbligato lo stato spagnolo a completare il corridoio mediterraneo, che forma parta della Rete Trans-Europea di Trasporto (TEN-T) e che va da Aldesira, al sud di Spagna fino a oltre la frontiera tra Ungheria e Ucraina, con collegamenti fino a Cipro e Helsinki. Però il governo di Madrid ha trovato il modo di continuare a non utilizzarlo.

In una decisione assurda la settimana scorsa, l’esecutivo spagnolo ha permesso che soltanto il tramo Vandellos-Castellon, abbia i binari con una larghezza come gli altri in Europa. Questo tramo è stato paralizzato durante decadi, con una sola via lungo una buona parte però ora, improvvisamente, si farà tutto nuovo, con la larghezza dei binari secondo lo standard europeo. Così i treni che vengono dal sud si dovranno deviare per Valencia verso Madrid prima di andare verso l’Europa. Un colpo basso, specialmente per gli impresari valenciani.

La decisione è più che sorprendente. C’erano tre alternative. La prima era creare un tracciato con la larghezza europea parallela all’attuale tracciato con larghezza iberica. La seconda era creare una via, con una larghezza “europea” di fianco all'attuale “iberica”, compartendo infrastrutture e la terza era smontare tutto il tracciato attuale per farne uno esclusivamente europeo. Questa era la più cara e che i dirigenti valenciani e catalani sconsigliavano. Ed è quella che ha scelto Madrid.

Il motivo è ovvio. L'effetto che si era ottenuto mantenendo paralizzato il tramo Castellon-Vandellos durante decadi era stato quello di complicare la via diretta a Europa per gli impresari del Bacino Meditteraneo. Visto che l’Unione Europea ha obbligato la Spagna, in fine, a fare l’opera lo stesso effetto si può ottenere ora al contrario, evitando la sanzione europea. Con la larghezza della via “europea” soltanto per tutti i treni merci con uscita da Castellon verso sud avranno da passare per Madrid se vogliono andare in Europa. Con ciò Madrid recupera parte del corridoio centrale che l’Unione Europea ha respinto però l’Unione Europea non potrà accusarla di non compiere con le obbligazioni che gli hanno imposto.

Gli impresari valenciani e catalani si sono fatti vedere perplessi davanti la proposta del ministero di Fomento.



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