domenica 19 gennaio 2014

Un controllore (donna) della Renfe fa scendere dal treno un nonno e suo nipote perché sono catalani





L'uomo denuncia che gli gridò: 'Ho mania ai catalani, e ora per i miei coglioni che scendete'

Josep Maria Sagrera, un abitante di Girona di settantadue anni, ha messo una domanda alla Renfe perché, secondo quanto spiega, un controllore del treno li ha fatti scendere, lui e il suo nipotino di quattro anni, giovedì scorso mentre gli diceva, in spagnolo: 'Ho mania ai catalani, e ora per i miei coglioni che scendete.' La vittima ha spiegato i fatti al quotidiano El Punt Avui (Il Punto Oggi), che oggi ci pubblica i dettagli: non aveva comprato il biglietto per il bambino, perché pensava che, essendo così piccolo, non dovesse pagare. E quando cercava i soldi per pagare il controllore ha fatto fermare il treno a Montcada i Reixac e li ha fatti scendere.

Secondo il relato dei fatti, Sagrera era andato a prendere il suo nipotino a Barcellona, dove vive con i suoi genitori. E quando tornava a Girona con un treno Talgo, nella zona del Passeig de Gràcia, il controllore gli ha chiesto i biglietti. Quando lui le ha chiesto in catalano se il bambino doveva pagare, il controllore gli rispose in malo modo 'e molto arrabbiata' che da quest’anno tutti i bambini pagano. Decise di pagare, e le chiese se lo poteva fare con la carta di credito. Come non si poteva fare, cercò i soldi per pagare, mentre si stava innervosendo. E in quello stesso momento il controllore gli gridò, in spagnolo: 'Poiché ora non ne ho voglia. Ho mania ai catalani e per i miei coglioni che scende.' Fece fermare il treno a Montcada i Reixac e li fece scendere.
Quest’abitante di Girona chiede alla Renfe i soldi del suo biglietto e i quattordici euro che diede al controllore per il biglietto del bambino, in più dei danni e risarcimenti per aver avuto d’aspettare molto a lungo che passasse il seguente treno (giovedì c’era sciopero della Renfe) e per il tempo che perse facendo due trasferimenti fino ad arrivare a Girona, due ore e mezza più tardi del previsto.


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