mercoledì 26 febbraio 2014

Quando Rajoy rideva contro lo Statuto



TUTTO è iniziato otto anni fa. Rajoy rideva molto, nella fotografia che ricorda oggi il quotidiano Ara, quando iniziava la raccolta di firme contro lo Statuto per chiedere un referendum (guarda caso!). Qualcuno potrebbe pensare che era una campagna contro la Catalogna, altri pensano che era peggio, che era una campagna contro Zapatero utilizzando la Catalogna come vittima sacrificale facile e prevedibile.


Si può dare più o meno risalto ai fatti, ma è innegabile l’effetto boomerang. Le firme, la catalanofobia in alcuni spazi pubblicitari radiofonici che facevano provare vergogna per loro (quasi facevano ridere da quanto erano deplorevoli), il ricorso al Tribunale Costituzionale, lo Statuto “spazzolato” dichiarato incostituzionale, la fine del zapaterismo, un duro colpo all’idea della pluralità della Spagna, l’ascesa al potere dell’uomo che otto anni fa rideva raccogliendo firme, il rifiuto di un accordo fiscale e l’inizio del processo di sovranità.


Questa è la prova che si sa come cominciano le cose ma non sempre dove nè come finiscono. Forse questo oggi sembra aneddotico, perchè una fetta di popolazione ormai guarda soltanto in avanti verso lo stato proprio, e perchè il PP di Rajoy non sembra minimamente preoccupato di capire da quando sia iniziato tutto, nè vuole condividere delle responsabilità, nè desidera fare autocritica.


Sicuramente un indipendentista guarderà la fotografia di otto anni fa contro lo Statuto ed esprimerà un "Grazie, Rajoy" istintivo, perchè ha dato una mano a bruciare le tappe e ad accelerare il processo. E sicuramente qualcuno che preferisce la ricentralizzazione penserà anche "Grazie, Rajoy", per aver chiuso ogni opzione di successo di un nuovo Statuto. Dunque, sicuramente questa fotografia fa male soltanto –o soprattutto- a quelli che credono in uno stato federale, quello che adesso viene chiamata la terza via. Infatti, quelli che cercano questa via forse dovrebbero tornare indietro di otto anni per capire dove si è deragliato nel tentativo, se qualcosa ne è rimasto, di recuperarla.


Carles Capdevila


Ara.cat

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