Oggi il plenario del Parlamento Europeo ha approvato definitivamente il
corridoio mediterráneo, dentro del nuovo regolamento TEN-T, che dettaglia le
nuove reti di ferrovie di trasporto riconosciute d’interesse europeo. L'approvazione
é stata ottenuta con una grande maggioranza: 546 voti in favore, 104 contro e
41 astenzioni, come si vede nella foto della mia cabina di voto. Bisogna
comunque ricordare che questa mappa ferroviaria non si approva come direttiva
(buona pratica suggerita agli stati e ad implementare), bensí come regolamento
europeo, obbligatorio per tutti gli stati europei. Oggi é un giorno molto importante,
tanto da poter affermare che la Catalogna ha ottenuto una gran vittoria
europea. Dev’essere ricordato che il governo di Aznar (lo stesso personaggio
che oggi ha minacciato il presidente Mas con 5 anni di prigione, caso mai
convocasse un referendum) il 2003 imposó nella mappa dei corridoi ferroviari
europei all’UE tan solo il corridoio centrale, attraversando i Pirenei
aragonesi, come unico corridoio fra la penísola ibérica e l’Europa. Aznar
marginó il 2003 i corridoi mediterráneo ed atlántico, che attraversavano i
Paesi Catalani ed Euskalherria rispettivamente, da notare che a livello del
mare. Oggi l’UE ha corretto la manovra della burocrazia degli alti funzionari
dello Stato spagnolo: ha eliminato il corridoio per l’Aragona dalla rete
prioritaria, nonostante le fortissime pressioni dei due ultimi governi
spagnoli, e ha imposto i corridoi mediterráneo ed atlántico come 2 dei 9
corridoi europei principali, e pertanto quelli che avranno accesso al
cofinanziamento europeo (dal 20% al 40% dell’importo totale). Personalmente
sono molto contento, dato che abbiamo basato nel 2009 la nostra campagna
elettorale (tanto CiU come il PNB) sulla revisione di questa mappa ferroviaria
europea, al fine che includesse i nostri corridoi nella nuova mappa di priorità
europee (gli spot elettorali, a mia richiesta, furono filmati nello stesso
porto di Barcellona).
1.- Il nuovo regolamento europeo conferma definitivamente la metodologia di
lavoro della Commissione Europea, basata principalmente nel definere le inversioni
in ferrovie su criteri di creazione di ricchezza e di valore aggiunto per
l’economia europea.
Il nuovo regolamento approva pure la mappa di progetti prioritari della
rete di ferrovie principale che includeva il corridoio mediterráneo, una mappa
che la Commissione Europea aveva giá proposto l’ottobre del 2011.
Questa proposta della Commissione é giá stata ampiamente approvata nel
dicembre del 2012 dal Comité dei Trasporti del Parlamento Europeo (33 voti
contro 5), un comitè del quale ho l’onore di esserne membro dal 2009. Quel
giorno di fine dicembre del 2012 é stato pure un gran giorno: ho riuscito che
fossino approvate tutti i 33 emendamenti che abbiamo presentato insieme al Porto
di Barcellona, affinché il nostro porto fosse ammesso dentro della rete di
prioritá ferroviarie. Oggi quei emendamenti sono stati tutti pure approvati!
2.- Ieri sera, nel dibattito al plenario intorno al voto d’oggi, ho fatto
notare che il porto di Barcellona sarebbe allegato alla rete delle ferrovie
prioritarie europee, ed ho ricordato che nel 2003 il governo di Aznar non l’aveva
allegato. É stata penosa la replica che mi ha fatto il deputato popolare
spagnolo Luis de Grandes, che ha detto che “tutti i governi del PP erano stati
favorevoli al corridoio mediterráneo”.
Alcuni deputati presenti nella sala hanno riso. É incredibile come sono
capaci i politici spagnoli di mancare alla veritá senza arrossire. Basta guardare
le mappe ufficiali dell’UE (mi sono limitato a rispondergli cosí). Invece di
dire molto bene, auguri, d’ora in avanti lavoreremo insieme, il discorso
político spagnolo, tutt’ora nel XXI secolo, continua ad essere retórico, rígido
e dogmático, incapaci di riconoscere la realtá e negando i fatti e le veritá
piú basiche. Nel mio conto di Twitter questo mezzogiorno ho appeso i video dei parlamenti
nel dibattito di ieri.
3.- Il corridoio mediterraneo sará finanziato al 20%-40% dal budget europeo,
mentre la percentuale restante dovrá essere cofinanziato dalle pubbliche
amministrazioni statali e da imprenditori privati, dato che il budget dell’UE
per il período 2004-2010 non arriva a tutta la rete prioritaria europea.
In questo senso, alti funzionari della Commissione Europea, come Jean Eric
Paqué, hanno giá confermato in sede parlamentaria che sostengono l’idea di
“condizionare i fondi europei a ogni stato all’effettiva costruzione della rete
prioritaria europea”. Cosí mi ha risposto Jean Eric Paqué quando gli ho chiesto
cosa succederebbe se uno Stato membro ignorava le sue obbligazioni investive:
“Parliamo di una rete prioritaria d’interesse europeo”, mi ricordó Paque:
“bisogna che alcuni porti mediterranei europei siano pure porti europei, perché
fin’ora, senza la connessione ferroviaria, i porti mediterranei europei sono
solo porti locali, che solo sono utili all’industria locale e al suo hinterland".
4.- In questo senso voglio sottolineare che il Corridoio Mediterráneo potrá
anche essere co-fianziato da "project bonds" (emissioni di buoni specifici
per certi progetti), un’iniziativa della Banca Europea per gli Investimenti e
della Commissione Europea al fine di trovare capitale d’inversori privati per
finanziare la costruzione dei corridoi ferroviari europei. Per questo motivo é
molto importante che i primi corridoi scelti siana basati su una sólida análisi
costi-rendimenti, al punto di assicurare una forte probabilitá di ritorno agli
inversori in base ai rendimenti generati dall’inversione..
5.- Voglio ringraziare specialmente
Izaskun Bilbao, europarlamentare del PNB e membro anche del comitato dei
Transporti, per la sua collaborazione e il suo gran lavoro durante questi
ultimi tre anni: come relatore del grupo liberale rispetto questo regolamento
(il grupo liberale le fece fiducia nominándola per questa normativa cosí
importante) sempre ho avuto informazione di prima mano sull’evoluzione dei
rapporti in ognuna delle tappe, con speciale riferimento ai triloghi (dialoghi
a tre, fra Parlamento, Commissione e Consiglio, che é come si concludono tutte
le trattative). L’odierno regolamento non dovrá superare il trilogo, dato che
previamente era giá stato negoziato e approvato in queste riunioni a tre.
Ramon Tremosa
0 comentaris:
Posta un commento