domenica 23 febbraio 2014

Il Patto Nazionale per il Diritto a Decidere si riunisce

I componenti del Patto Nazionale per il Diritto a Decidere si riuniscono nuovamente mercoledi 19 febbraio, nel Parlamento catalano per progredire nella strategia da seguire, scambiare opinioni sullo sviluppo del processo sovranista catalano e per cercare di dinamizzarlo. Si tratta del secondo incontro di questo organismo –che raccoglie più di 1.500 enti-, dopo quello dello scorso giugno del 2013 quando fu istituito, e nel quale si iscrissero più di 70 rappresentanti di oltre 40 partiti ed associazioni.


Lo stesso ex-presidente del Parlamento Joan Rigol, che scrisse il testo del Patto Nazionale, ha inviato a tutti gli assistenti alla riunione delle linee guida su come mobilitarsi, e si è mostrato fiducioso sulla possibilità che possa essere approvato un documento su questo argomento alla fine dell’incontro.


Il portavoce del governo catalano, Francesc Homs, aveva assicurato che la Generalitat assistirà all’incontro con la volontà di trovare un accordo e che si vorrebbe che le istituzioni, partiti, sindacati, associazioni ed enti che firmarono il Patto a suo tempo, manifestino il loro impegno con i valori democratici, “in funzione delle proprie competenze, idiosincrasia e responsabilità”. L'obiettivo è dinamizzare il movimento.


Come nella precedente occasione, il presidente della Generalitat Artur Mas, presiederà l’evento, accompagnato dalla presidente del Parlamento Núria de Gispert; il sindaco di Barcellona Xavier Trias; i presidenti delle Diputazioni di Lleida, di Barcellona, di Girona e di Tarragona, ed altri rappresentanti del governo, com la vicepresidente Joana Ortega; il consigliere di presidenza Francesc Homs, e di Giustizia Germà Gordó. Sono stati convocati anche i rappresentanti dei gruppi parlamentari favorevoli alla realizzazione della consultazione -CiU, ERC, ICV-EUiA e la CUP-; il PSC si assenterà ancora una volta, in quanto dissente dal contenuto dell’incontro, insieme a PP e C's.


Per CiU, ERC, ICV-EUiA e la CUP, la seconda riunione del Patto Nazionale per il Diritto a Decidere ha lo scopo di ottenere la ratifica della data e la domanda della consultazione prevista per il 9 novembre, da parte di tutti gli enti, sociali ed economici, che ne fanno parte. Altre associazioni che si aggiungeranno sono Pimec e Cecot (associazioni imprenditoriali), i sindacati CCOO, UGT, USOC, Unione di Contadini, Associazione Agraria di Giovani Agricoltori (Asaja) e Giovani Agricoltori e Allevatori della Catalogna (JARC), ma non lo farà il Foment del Treball, che aveva già declinato l’invito alla prima riunione.


Ci saranno anche enti come Òmnium Cultural, Associazione di Municipi per l’Indipendenza (AMI) e l’Assemblea Nazionale Catalana (ANC). Tra gli enti convocati ci sono istituzioni pubbliche e private, così come associazioni ed enti di ambito municipale, culturale, educativo, sociale, civile, sportivo, della comunicazione, imprenditoriale e professionale.

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