mercoledì 19 febbraio 2014

Gli economisti Paluzie, Sala i Martin e Germà Bel distruggono l’imbroglio del ministro Montoro

Il governo spagnolo aveva detto che avrebbe pubblicato le bilance fiscali all’inizio dell’anno, ma non ha rispettato l’impegno. Il ministro Montoro ha ammesso che nascondevano i dati perchè avrebbero dato “ali” all’indipendentismo e, in cambio, offrirà dei “conti pubblici territorializzati'. Non è chiaro cosa calcoleranno nè come, ma Montoro rinuncia a presentare delle bilance globali con tutte le imposte che genera un territorio e tutto l’insieme della spesa pubblica che questo territorio ottiene. Questi ultimi giorni alcuni economisti prestigiosi, come Elisenda Paluzie, Xavier Sala i Martin e Germà Bel, sono arrivati a delle conclusioni.


In un dibattito radiofonico a Catalunya Ràdio, Elisenda Paluzie, rettore della Facoltà di Economia e Impresa dell’Università di Barcellona ha detto che, in effetti, quello che il governo spagnolo si accinge a presentare non sono bilance fiscali: 'Non sono bilance fiscali. Quando calcoli le bilance, riconosci l’esistenza di un territorio sul quale devi poter calcolare cosa viene generato e cosa riceve. Se questo si spezza e dici che lo stato ha una serie di spese che vanno tenute a parte, stai rifiutando che ci sia un territorio con la capacità di generare imposte e di ricevere spesa.'


Paluzie diceva chiaramente che quello che permettono di vedere le bilance fiscali, se non altro le ultime disponibili, è che: 'Da ogni euro che paga un contribuente catalano di tasse, tenendo conto di tutto quello che tengono conto le bilance fiscali, togliendo la spesa per sanità e pensioni, soltanto tornano in Catalogna 53 centesimi. Se togli quello che lo stato trattiene da tutte le imposte, parliamo del 50% della spesa. Eccetto gli investimenti in infrastrutture, che sono una piccola parte del bilancio generale dello stato: cioè, dal 50% di spesa nelle mani dello stato, ci calcoleranno il finanziamento autonomico, ed alla spesa autonomica ci aggiungeranno le quattro cose che lo stato fa fisicamente sul territorio, che sono le infrastrutture.'


Paluzie diceva che lei e gli altri esperti in questa materia sospettavano che Montoro avrebbe annunciato dei dati delle bilance fiscali prendendo un anno di forte crisi e di grande deficit della Catalogna, come il 2009, e senza neutralizzare i dati, in modo che il deficit fiscale catalano restasse ridotto considerevolmente. Ma non ha fatto nemmeno questo. Perchè?: 'Credo che si sono resi conto che, facendo questo gioco di non neutralizzare il deficit pubblico e prendendo gli anni peggiori della crisi, sarebbe uscito un deficit fiscale molto più basso per la Catalogna ma, a quel punto, avremmo visto una eccedenza stratosferica per le comunità autonome con avanzo, come la Estremadura o l’Andalusia, e così non hanno voluto divulgare niente.'


La stessa argomentazione è stata sviluppata da Germà Bel, docente di Economia dell’Università di Barcellona e membro del Consiglio per la Transizione Nazionale. In un articolo di La Vanguardia intitolato “Morto il cane....” (morta la rabbia). Bel dice: 'Con un deficit come quello del 2009 senza neutralizzazione, nel 2005 la Catalogna avrebbe avuto un equilibrio fiscale con lo stato e soltanto le Baleari avrebbero presentato deficit. Ma, allora, si sarebbero visti gli avanzi fiscali (percezione di trasferimenti) superlativi: Estremadura (26% del PIL), Asturie (24% del PIL), Galizia (18% del PIL), Castiglia e Leon (16% del PIL)... Immaginate il malessere di tanti presidenti autonomici, quasi tutti del PP, se questi livelli di sussidio fossero di dominio pubblico, e le liti conseguenti. Questo succede quando si specula con la non neutralizzazione del deficit centrale.'


I nuovi conti di Montoro, che saranno pubblicati presumibilmente nel mese di marzo, non confronteranno la differenza di ciò che riceve e da ogni territorio, ma quanto costano i servizi pubblici ai cittadini nel territorio in cui vivono.


Il docente dell’Università della Columbia Xavier Sala i Martín ne ha parlato in un’altra emittente RAC-1: 'Non discutiamo sulle tasse, discutiamo sul deficit. E il deficit è la differenza tra le tasse pagate dai cittadini, che in effetti dipendono dal luogo dove vivi, ma anche la spesa. Le pensioni vanno a finire alle persone, ma una gran parte vanno ai territori.'


Sala i Martín ha aggiunto: 'Montoro può dire quello che le pare, e pubblicherà quello che vorrà. E può dire che le bilance fiscali sono obsolete. Può anche dire che non le piace la legge di gravità e che non gliene importa niente. Ma la legge di gravità esiste a prescindere. Dovrebbe pubblicare le bilance che vuole, ma con tutti i dati, che siano rese pubbliche, e noi pubblicheremo le bilance per conto nostro. Che ci dica esattamente dove spende ogni partita del suo bilancio, da dove viene ogni partita delle sue entrate… E noi faremo i nostri calcoli.'


Finalmente, ha sottolineato quale è la questione principale e decisiva del dibattito: 'A me quello che mi interessa è: se la Catalogna fosse indipendente quanti soldi avremmo che ora non abbiamo? E la risposta si ottiene con il metodo monetario di calcolo delle bilance fiscali; cioè, i soldi che ora si spendono a Madrid sicuramente dovremmo spenderli anche noi perchè dovremmo avere ministeri, difesa, ecc. .. Ma saranno in Catalogna. La domanda che m’interessa è quale impatto macroeconomico avrebbe l’indipendenza della Catalogna? La risposta, il deficit fiscale monetario: 16,5 miliardi.'

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