martedì 23 luglio 2013

Un giudice della Costituzionale viola la Costituzione.

Incredibile ma vero, il presidente della Corte costituzionale spagnola, Francisco Pérez de los Cobos, ha pubblicamente ammesso di recente che aveva militato nelle file del PP quando era già magistrato del TC, concretamente tra il 2008 e il 2011. Ha prestato giuramento come giudice della Corte costituzionale il 29 dicembre 2010.

La legge spagnola vieta l'appartenenza politica dei giudici e dei magistrati. Legalmente si considera una causa di incompatibilità nell’esercizio della funzione il fatto di essere un membro attivo di un qualunque partito politico. Nel fatto specie si mette in pericolo l'imparzialità del giudice e la giustizia perde la sua essenza.

Ciò lo stabilisce tanto l'articolo 127 della Costituzione (la regola suprema dello Stato Spagnolo), l'articolo 395 della Legge organica del Potere Giudiziario e la 19 della legge della Corte Costituzionale: "Non potranno i giudici e i magistrati appartenere a partiti politici, mentre sono attivi. "Inoltre, lo stesso articolo 19 della LOTC dice che nel caso di incompatibilità, il magistrato avrà di  cessare nell'attività incompatibile e nel caso di non farlo entro 10 giorni si considererà che non accetta il carico di magistrato del riferito tribunale.

Come può essere quindi che un giudice del Tribunale Costituzionale (il supremo interprete della CE) sia militante attivo in un partito politico durante più di un anno e non lasci il suo incarico? E inoltre, che lo renda pubblico e che non si obblighi a dimettersi?




0 comentaris:

Posta un commento