Degni rappresentanti della Federazione di Associazioni per la Lingua “Escola
Valenciana” si sono riuniti ieri con il ministro della Pubblica Istruzione,
Cultura e Sport (!). Invano.
Avevano presentato una richiesta giusta e concreta.
Siccome il ministero ha fatto un versamento per accantonare cinque milioni
di euro annui per pagare la scuola privata ai genitori catalani che chiederanno
la scolarizzazione dei loro figli in lingua castigliana, in cambio giustamente
sperano in un gesto identico per i genitori valenziani che vogliono
scolarizzare i propri figli in catalano. Cioè, un accantonamento simile ma che
raggiunga i 100 milioni. O forse di più, in quanto la richiesta interessa più
di 100.000 alunni.
Il ministro Wert li ha scaricato con molta gentilezza adducendo che “ciò che
Loro chiedono è di competenza autonomica”. Esatto. Tanto competenza e tanto
autonomica quanto la decisione di convertire il castigliano in una lingua
veicolare della scuola in Catalogna.
O no? Oppure il castigliano è una questione di Stato, da preservare e
difendere fino alla morte, mentre il catalano lo difend
a chi vuole semprechè lo
faccia per scherzo?
Vicent Sanchis
Avui
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