martedì 9 luglio 2013

C’è qualcuno?

Rajoy si è sopravvalutato di fronte al processo sovranista catalano: ha creduto che si trattava di un 'soufflé' ma non lo è.
Il presidente del Governo spagnolo, Mariano Rajoy, prosegue nella sua tattica di fare l’indiano per quanto riguarda il processo sovranista della Catalogna. Indirizza il tutto verso una battaglia legale o giudiziaria, con qualche oscuro episodio. Ma non vuole trattarlo dal punto di vista politico. Rajoy, come tanti altri, partiva dal presupposto che la richiesta di uno Stato proprio per la Catalogna era un 'soufflé'. Ed ha seguitato a tirare a campare pensando che “un giorno tira l’altro”, nel tentativo di vedere il diradarsi della nebbia.
Nel frattempo un esercito di chiacchieroni popolari non la smette di insultare i catalani, per vedere se qualcuno dalle nostre parti commette un errore. Ma tutto questo non sta funzionando tanto bene per il mandatario spagnolo. Rajoy ammette che "non gli piacque la fotografia del Concerto" di sabato scorso, e non è strano. Smentisce i fondamenti dei suoi atti: Negare che il sovranismo in Catalogna sia un posizionamento politico solido. Continui così. Si è sopravvalutato, e questo in politica si paga sempre. E quanto più tardi si correggerà, peggio sarà.

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