lunedì 29 luglio 2013

Rajoy: oltre a non lasciar votare, è accusato di ricevere bustarelle





Dopo settimane piene d’informazioni che possibilmente vincolano al Partido Popular (PP) e a vari dei suoi massimi dirigenti, inclusi Mariano Rajoy e Maria Dolores de Cospedal, con una trama di finanziamento illegale, e lo stesso giorno in cui Luis Bárcenas, ex gerente ed ex tesoriere del PP affermava che esisteva un sistema di bustarelle e di pagamenti in nero nel partito, il presidente del governo Mariano Rajoy continua con la sua strategia di evitare far fronte ai problemi, senza dare risposte e lasciando passare il tempo.

Il presidente del Governo non solo non ha accettato la petizione di comparire pubblicamente sollecitata dall’opposizione e da gran parte dei cittadini, sino che si è limitato a negare tutte le evidenze approfittando di una domanda durante una conferenza stampa con il primo ministro polacco.

L’attitudine da evasore e la poca attenzione alle richieste dei cittadini non sono comunque una novità. Da mesi, addirittura prima delle elezioni autonome del 25 novembre del 2012, milioni di cittadini catalani chiedono poter celebrare un referendum per decidere il futuro della Catalogna come nuovo stato. Le risposte ricevute da Madrid sono semplicemente negative e brillano per l’assenza di contenuti, oltre ad avere come obiettivo disprezzare la volontà del popolo catalano tramite minacce, umiliazioni e addirittura bugie.

Il Capo del Governo spagnolo cerca di prendere tempo ignorando i problemi e le petizioni del popolo che a lui non convengono. Un’attitudine inutile e controproducente in quanto l’indipendentismo catalano continua a crescere ed è ogni volta più solido. Ciò che si sta riducendo è la ormai quasi inesistente possibilità di evitare un conflitto politico fra Catalogna e la Spagna.

@IndepCast

Spagnolo

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