L'algherese è una variante del catalano parlata nella città di Alghero (Sardegna, provincia di Sassari). Secondo gli ultimi studi, l'algherese è conosciuto da un quarto della popolazione. La maggioranza degli algheresi vantano origini da Barcellona o Tarragona e chiamano la propria città “Barceloneta”. I legami tra la città sarda e la Catalogna si interruppero a causa dell'occupazione e sconfitta del 1714.
Fu per merito di un archivista sardo che si presentò al concorso di poesia catalana “Jocs Florals” del 1864, che si riscoprì questa comunità. A partire dal 1902 cominciano a comparire le prime organizzazioni di difesa della cultura catalana e nel 1960 fu organazzata la cosiddetta “Crociata della Riscoperta”. La nave partì da Barcellona con a bordo 139 intellettuali catalani che ristabilirono i legami con Alghero. Migliaia di persone li accolsero al porto in un'atmosfera fantastica.
Fu per merito di un archivista sardo che si presentò al concorso di poesia catalana “Jocs Florals” del 1864, che si riscoprì questa comunità. A partire dal 1902 cominciano a comparire le prime organizzazioni di difesa della cultura catalana e nel 1960 fu organazzata la cosiddetta “Crociata della Riscoperta”. La nave partì da Barcellona con a bordo 139 intellettuali catalani che ristabilirono i legami con Alghero. Migliaia di persone li accolsero al porto in un'atmosfera fantastica.
L'algherese ha ceduto il
passo a l'italiano ma è
ancora lingua abituale. L'amministrazione comunale, con il suppporto della
Generalitat de Catalunya, ha appena presentato la prima campagna istituzionale
per la promozione dell'uso dell'algherese. Alla presentazione hanno assistito
il Sindaco di Alghero, il delegato della Generalitat e l'assessore alle
Politiche Linguistiche del Comune. Con lo slogan “En alguerès, té més gust” (In algherese c'è più gusto) è stato pubblicato parecchio materiale con, ad
esempio, l'immagine di una bambina che bacia suo padre o di una coppia che
aspetta un figlio, volendo simboleggiare lo stesso amore con cui i catalani
difendono la propria lingua. In Catalogna, la passata campagna a favore della
lingua catalana è stata un'occasione per
scambiarsi baci e per ogni ricorrenza di San Jordi, è tradizione regalarsi
libri in catalano insieme ad una rosa.
Jordi Vàzquez
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