martedì 25 marzo 2014

Vieteranno la bandiera stellata?





Questo fine settimana abbiamo vissuto due episodi di provocazione centrati sulla bandiera stellata. Nel paese di Sant Celoni, da parte della guardia civile ed a Malaga, da parte della polizia. In ambedue i casi abbiamo ascoltato giustificazioni politiche secondo le quali la stellata è contraria alla costituzione. Dal nazionalismo spagnolo nessuno ha chiarito –come sempre— dove sta scritto (naturalmente, da nessuna parte). Ma penso que tutto questo non sia casuale.


La stellata è il simbolo che ha cambiato da uno estremo all’altro il paesaggio, soprattutto nella Catalogna. Appese ai balconi, nelle rotonde di entrata ai paesi, nei pali dei Comuni o negli spalti di un campo sportivo, la bandiera ideata da Vicenç Ballester esprime chiaramente, come nessun altro segno, la volontà d'indipendenza del paese. Ovviamente, questo ha colpito molti, dei nostri ma anche di fuori. Dai giornalisti che lo sottolineano nei loro articoli ai politici unionisti che affermano che la distesa di stellate nei balconi crea una confusione voluta sulla vera realtà della società.


Due incidenti concordanti sulla stellata potrebbero essere un avviso in questo senso. La Spagna non metterà in atto un golpe militare, ma i colpi di stato giudiziari saranno sempre più abituali. Grandi –come fu la sentenza contro lo statuto-- o piccoli. E questo, cioè, vietare la stellata, potrebbe essere uno dei più ovvi. Ma sono sicuro che uno scandalo come questo avrebbe conseguenze per loro inimmaginabili.


A proposito, ricordate quando eravamo noi quelli che avevamo fretta? Adesso sono loro a sentire la pressione dei giorni che passano, e sì che passano rapidamente; e si vedono costretti ad agire con precipitazione. E la fretta, si sa, è una cattiva consigliera. Tic-tac, tic-tac.

Vicent Partal

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