mercoledì 5 marzo 2014

Nessuno vi obbliga a parlar galiziano



Sempre tento di evitare i conflitti in cui un accordo é impossible dall’inizio Purtroppo, qualche volta ascolto ragionamenti assurdi ai quali non posso trattenermi di rispondere.
Non sono contraria a nessuna cultura, né lingua, né nazione, però non tollero la política dell’odio e delle frasi assurde in bocca a persone senza riguardi. Le certezze che ripetono in seguito, anche se suonano cómiche, possono essere pericolose.

Malgrado che il diálogo che ebbi con un ragazzo galiziano é molto comune, tutt’ora m’invita a fare una piccola riflessione.
Cuando mi si avvicinó e mi fece una domanda che non capii, sembrava un uomo normale, e che realmente voleva farmi una domanda. Non potevo sapere che era galiziano, penso che questo non si possa indovinare dalla sua acconciatura, o dalla posizione delle sue labbra cuando pronunciava le parole, perche non sono Sherlock Holmes.
Amabilmente gli spiegai che non l’avevo capito e gli richiesi se poteva ripetermi la domanda. Incoscientemente lo feci in catalano, perch’é la lingua che parlo d’abitudine qui. Non potevo immaginare che per lui quelle parole di cortesia sarebbero come un amo per un gran pesce, un pesce d’odio e di frustrazione contro tutta la cultura con la quale si era scontrato il ragazzo galiziano.
Mi obbligano a parlare il catalano, cominció a gridare. Nella Galizia non obblighiamo nessuno a parlare il galiziano e qui sempre si obbliga tutti a parlare il catalano.
Chi ti obbliga? Tentavo di capire qual’era la radice del problema. Però il ragazzo non finiva di gridare e non era possibile avere una conversazione fruttífera con lui.
Parlami galiziano o cinese, se lo sai, perche quante piú lingue capisci, piú ricco sei, tentavo di tranquillizarlo, però non c’era forma di comunicarsi con lui, perche non faceva che ripetere le stesse frasi. Finalmente gli gettai uno sguardo d’indifferenza e me ne andai per non perdere piú il tempo.
Mi é dispiaciuto non avergli fatto piú pressione perche mi dicesse chi l’aveva obbligato a parlar catalano (tutti i catalani, penso) e come avessero fatto perche lo facesse. Concludo che né l’obbligazione né la pressione fossero state molto forti, perche il ragazzo galiziano sembrava non sapere neanche una parola in catalano, né cortese né maleducata.

Anita Janczak




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