giovedì 31 ottobre 2013

Rapporti bilaterali inesistenti





19 luglio 2011. La commissione bilaterale tra il governo catalano e quello spagnolo si riunisce a Madrid e si raggiungono diversi accordi: viene calcolata in 759 milioni di euro la disposizione addizionale terza dell’esercizio 2008 e lo Stato si impegna a cedere 150 immobili di proprietà della Previdenza Sociale (INPS, per intenderci) –inclusi 8 ospedali, diversi ambulatori e la sede dell’Istituto Catalano della Via Balmes di Barcellona.



Questa è stata l’ultima volta che i due esecutivi si sono incontrati, perchè da allora non c’è stato un altro gesto da Madrid. “Il governo statale ha provocato la paralisi dei rapporti bilaterali con la Generalitat”, argomenta il rapporto del governo catalano. Ma quello che è più grave è che gli accordi presi nel 2011 sono rimasti carta straccia e non sono stati mai rispettati.



Questa situazione ha fermato tutti gli organismi di coordinamento, come la giunta di sicurezza che non si riunisce dal 2009, o anche la commissione mista di trasferimenti che si occupa delle risorse da trasferire previste nello Statuto.



In questo senso, dal 2011 non c’è stato nessun altro trasferimento e non ne hanno ampliato altri. Secondo il governo catalano, ci sono diversi motivi che spiegano questo scenario: la posizione politica poco “favorevole” all’autogoverno catalano esibita dal PP; la dottrina stabilita dal Tribunale Costituzionale (TC) nella sentenza contro lo Statuto che ne ha “debilitato” alcuni aspetti e la congiuntura economica della crisi che ha “costretto” la Generalitat a non accettare altri trasferimenti che non abbiano anche una copertura economica sufficiente.



In quanto alle competenze non trasferite, l'esecutivo le ha divise in due blocchi. Nel primo troviamo i trasferimenti con una commissione tecnica già istituita per studiarne le modalità di attuazione e sui quali il governo statale ha rifiutato di dare inizio alle trattative”. Quelli più importanti sarebbero gli immobili della Previdenza Sociale, il salvataggio marittimo o la sicurezza privata. In questo stesso blocco, ci sono anche le borse di studio e le funzioni relative agli enti di credito, due trasferimenti che si negoziavano da anni e che erano arrivati sul punto dell’approvazione, ma che il PP ha fermato comunque.



Nel secondo blocco ci sono le materie statutarie che sono suscettibili di sviluppi ulteriori su cui le trattative non sono mai state avviate: come la protezione civile, l'archivio storico provinciale di Barcellona, le funzioni della Previdenza Sociale o l’ispezione delle imbarcazioni e la sicurezza marittima, tra le altre.



Economia – Avui.cat - 16/10/13

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