domenica 6 ottobre 2013

L'ONU ha scelto Barcellona per la sede della sua università, nel pieno del processo sovranista








Le Nazioni Unite hanno scelto Barcellona per installare l’Istituto per la Globalizzazione, la Cultura e la Mobilità dell’università ONU (UNU-GCM) e per iniziare il lavoro di ricerca nel Padiglione Sant Manel del recinto modernista dell’Ospedale di Sant Pau, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nell’anno 1997. Questa sarà l’unica sede educativa dell’ONU nel sud d’Europa.



La decisione, che arriva nel bel mezzo del processo sovranista, fa sì que la città di Barcellona diventi una delle 12 città del mondo dove l’università dell’ONU si concentra sulla promozione della pace e del progesso dei popoli attraverso la ricerca e l’educazione. “Si tratta di contribuire alla buona governabilità, la democrazia ed i diritti umani attraverso una comprensione migliore della cultura e della mobilità nel contesto della globalizzazione”, ha spiegato durante l’inaugurazione del centro la direttrice e fondatrice dell’UNU-GCM, Parvati Nair.



Il presidente della Generalitat, Artur Mas, ha affermato che la decisione dell’ONU “è una grande opportunità per dare un posto alla Catalogna nel mondo. Non è casuale che un istituto per lavorare per la globalizzazione, la cultura e la modernità abbia scelto proprio noi. Si tratta di tre caratteristiche che sono strettamente legate con i nostri piani per il futuro”. Durante l’intervento, Mas ha rivendicato anche la leadership della Catalogna nella ricerca e l’insegnamento, come anche ha ricordato che paesi come la Danimarca o l’Austria “hanno superato delle crisi molto dure e gravi ma adesso sono leaders in molti aspetti a livello europeo”. E si è mostrato fiducioso che questa capacità di reazione arriverà anche qui: “Ancora non siamo pronti per raggiungere un risultato del genere. Ma la cosa importante è avere le idee chiare”, ha concluso.



Albert Ribas
El Singular Digital

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