martedì 29 ottobre 2013

12-O, Una raccolta di quattro gatti




Ebbene si, è stato spettacolare. Il Partito Popolare e Ciudadanos volevano che la concentrazione spagnolista del Giorno della Hispanidad e della Razza da tenersi a Barcellona fosse spettacolare e lo è stata.

E’ stato un fiasco spettacolare.

Nemmeno con dei pullman portando gente dalla Spagna hanno potuto radunare più di 30.000 persone –cifra molto generosa facilitata dai Vigili Urbani– e sono rimasti, più o meno, quelli dell’anno scorso.

E sì che c’era tutto il nazionalismo spagnolo: PP e Ciudadanos manifestando a fianco di organizzazioni fasciste e razziste, Falange Española, España 2000, Plataforma per Catalunya, il neonazi Casal Tramuntana del quartiere del Clot, bandiere della dittatura, saluti fascisti a fianco di Alícia Sánchez-Camacho mentre suonava l’inno spagnolo... Nostalgici e ignoranza (noi la chiamiamo “forfora spagnola”). 12 di ottobre, Giorno della Forfora.

Questo era l’annuncio che il 9 di ottobre scorso pubblicava la Falange Española di Madrid:

• “FE de las JONS (Falange Española de las Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista) di Madrid organizza un viaggio alla concentrazione del 12 Ottobre a Barcellona per l’unità della Spagna e contro il separatismo, promossa dal Movimento Civico 12 ottobre, che avrà luogo a partire dalle ore 12 del mezzogiorno nella Piazza di Catalogna di Barcellona. Se vuoi venire con noi da Madrid, per dare supporto ai nostri camerati catalani che assisteranno, iscriviti a madrid@falange.es oppure recati presso la nostra sede, a calle Carranza, nº 13.”

Veramente, è stato molto duro per questa gente aver dovuto ingoiare il successo spettacolare della Via Catalana con la partecipazione certificata dall’Official World Record di 2 milioni di persone. Molto duro. Soprattutto per il fatto di vedere che contro questa evidenza democratica soltanto possono opporre la violenza arbitraria del potere dello Stato, uno Stato assolutista che criminalizza qualsiasi dissidenza dal principio divino della “sacra unità di Spagna”.



Ed è come ripete spesso Fabian Picardo, ministro principale di Gibilterra, “la faccia della Spagna attuale non è molto diversa da quella che aveva il famoso dittatore Franco”. La concentrazione assolutista del 12-O non è stata una concentrazione di democratici, ma di totalitari che usano la democrazia per imporre gli stessi principi di oppressione che difendeva il dittatore: “¡Somos España!”, “¡Cataluña sempre España!”, “¡Cataluña es España!”. Eccoti i grandi argomenti del totalitarismo.



Se fossero democratici direbbero: “Io non voglio che la Catalogna sia indipendente, ma soltanto la Catalogna ha il diritto di decidere cosa deve diventare la Catalogna ed accetterò la decisione democratica che prenda”. Se fossero democratici, non negherebbero il diritto di voto ad una collettività nè criminalizzerebbero le urne. Ma sono totalitari che pretendono di calpestare con gli stivali del loro assolutismo minoritario il grido pacifico di una maggioranza democratica.

E’ ovvio che si sono comportati senza provocare disordini nella piazza di Catalogna. Cos’altro potevano fare, dopo la lezione di civiltà che aveva dato la Via Catalana? In realtà non fanno altro che imitare. Mancano d’iniziativa e ci imitano. Mancano di argomenti ed essendo abituati ad imporre la propria volontà dall’alto della loro sella, adesso non si capacitano che il sottomesso abbia perso la paura e dica loro ‘ciao’. Tuttavia, è ovvio che hanno al loro servizio tutto l’apparato repressore dello Stato e credono che ci tengono sotto controllo. Un controllo mediante il quale pretendono di sostituire la nostra identità, la cultura e la lingua, cambiando la nostra storia, imponendoci i principi del Decreto di Nuova Pianta (1714), espoliandoci per soddisfare i propri deliri di grandezza con treni, aeroporti e autostrade fantasma, dirigendo le nostre scuole e l’amministrazione di giustizia e prendendoci per i fondelli dicendo che il nostro referendum è possibile se si cambia la Costituzione. Ma quello che non dicono è che la Costituzione spagnola soltanto può essere cambiata nel Congresso di Madrid con maggioranza assoluta che sempre –sempre– sarà aritmeticamente in loro potere.

Diciamolo ben chiaro: mentre la Via Catalana fu una concentrazione in favore del diritto a decidere e, pertanto, una concentrazione di democratici, quella del 12 Ottobre –effemeride di un genocidio– è stata una concentrazione contro il diritto a decidere e, pertanto, una concentrazione di totalitari. I se qualcuno non lo era, dovrà spiegarci cosa ci faceva là, a fianco dei figli ideologici del franchismo.



La parte positiva di tutto questo è che in Catalogna, come loro stessi hanno dimostrato, sono quattro gatti. E dato che, come abbiamo anche visto, hanno dovuto recuperare della gente dalla Spagna, è ovvio che stiamo parlando di una raccolta di quattro gatti.



Víctor Alexandre – El Singular Digital - 15/10/2013
Fotografia: Jordi Borràs

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