domenica 16 giugno 2013

Uno studio matematico dell’Università di NY dà la seccessione come il fatto più plausibile


Uno studio matematico realizzato dal politologo Joan Barceló, e pubblicato in una rivista accademica dell’Università di New York, predice che nel caso in cui il risultato della consultazione sull’indipendenza della Catalogna fosse positivo, “lo scenario più plausibile sarebbe una secessione amichevole, visti gli interessi propri dei due giocatori (Mas e Rajoy) e le conseguenze derivate da ogni strategia”.

“Questo, a la lunga, porterà alla creazione di un nuovo Stato nella comunità internazionale: Catalogna”, conclude lo studio matematico, intitolato
“La battaglia per la secessione: Catalogna vs Spagna”
. Il metodo utilizzato da Barceló per analizzare il conflitto è “l’equilibrio perfetto dei sottogiochi”, modello sviluppato da John Forbes Nash Jr., premio Nobel per l’Economia dell’anno 1994, e che indica che qualsiasi conflitto con un numero finito di strategie ha, almeno, un punto di equilibrio tra le parti.

Nelle conclusioni dello studio, lo esperto in Scienze Politiche e di Governo argomenta che “Mas dovrebbe andare avanti nel processo verso la consultazione, spostandosi verso quello che si chiama ‘il gioco finale’, nel quale Rajoy non farebbe concessioni”. In questo gioco –supponendo una possibilità inferiore al 50% che Rajoy possa utilizzare un intervento militare– "il presidente spagnolo userebbe l’intervento politico per fermare il processo, anche se Mas andrebbe avanti”.

In questo senso, Barceló sottolinea che “l'unica opzione che avrebbe Rajoy per convincere Mas ad abbandonare il progetto, sarebbe la proiezione di una minaccia credibile della forza militare nel processo, con una probabilità percepita di oltre il 50%”. Se, a quel punto, Mas avanza ancora verso l’indipendenza, l’ipotesi più plausibile da un punto di vista matematico è quella di una secessione amichevole. Il politologo dà per scontato che “la battaglia per la secessione della Catalogna è un argomento che attirerà molta attenzione nei prossimi anni” in campo accademico.

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