sabato 8 giugno 2013

Aspettando Rajoy

ESTRAGONE- Che facciamo ora?
VLADIMIRO- Non lo so.
ESTRAGONE- Andiamo via
VLADIMIRO- Non possiamo
ESTRAGONE- Perchè?
VLADIMIRO- Aspettiamo Godot
ESTRAGONE- E’ vero

 



Si tratta di un frammento dell’opera Aspettando Godot, del drammaturgo irlandese Samuel Beckett.  E’ il teatro dell'assurdo, che si potrebbe estrapolare –chiedendo scusa a Vladimiro ed Estragone- alla politica catalana. Si aspetta il dialogo con Madrid per il diritto a decidere, così come questo mercoledì ha rivendicato per l’ennesima volta il nostro presidente Artur Mas. Adesso, però, ci troviamo ad aspettare non sappiamo bene che cosa, visto che la Spagna non ha chiuso la porta perchè non l’ha mai aperta.
Basta solo guardare la reazione di disprezzo verso la Catalogna dell'arrogante ministro Montoro di martedì scorso non per la consultazione, ma semplicemente per la richiesta di un tetto di deficit più flessibile. Diceva che in nessun caso avrebbero dato un limite del 2% di deficit alla Catalogna, e lo diceva tra sorrisi e risatine di superiorità. Al suo scherno si aggiungeva Alicia Sanchez Camacho (rappresentante del PP nella Catalogna) dietro di lui, deliziandosi nel vedere come il suo partito comanda nel paese pur avendo in Catalogna soltanto 19 seggi.
Cerchiamo dialogo e quello che abbiamo è un monologo dei nostri dirigenti. I cittadini capiamo che in futuro, quando il paese agirà senza più cercare l’accordo spagnolo, l'attesa ci avrà dato legittimità all’estero. Il futuro, però, non può eternizzarsi. Il futuro deve diventare presente prima o poi. Come dice Mas, per aggiungere più gente al progetto non si può imprimere un ritmo superaccelerato, ma se il popolo non coglie nessun progresso potrebbe essere controproducente. La 'via crucis' dello Statuto, con sette anni di processo, fu già una sufficiente attesa con un finale troppo doloroso.
Un ritmo più lento, aspettanto ICV, aspettando il PSC, aspettando Rajoy ed il suo governo, aspettando la Spagna ed aspettando gli spagnoli può diventare uno specchio fedele dell’ultima scena di Aspettando Godot, un riflesso dell’assurda inattività:
VLADIMIRO- Allora andiamo?
ESTRAGONE- Andiamo
(E non si muovono. Sipario)

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