martedì 4 giugno 2013

Le diciannove chiavi per l’indipendenza, secondo il Consiglio per la Transizione



Il governo catalano avrà a disposizione nel mese di luglio, le raccomandazioni su come e quando fare la consultazione
Il governo avrà a disposizione, alla fine del mese di luglio, uno studio del Consiglio per la Transizione Nazionale con le raccomandazioni su come fare la consultazione, quando parla e quale domanda formulare. Lo ha annunciato ieri il presidente del consiglio, Carles Viver Pi-Sunyer, che ha spiegato il lavoro che dovrà fare questo organismo nei prossimi mesi: saranno elaborati 19 rapporti, la maggioranza dei quali sui passi che bisognerebbe seguire per avanzare verso lo stato catalano indipendente.
Il primo studio sarà sul momento per convocare la consultazione ed il modo per farla. Pi-Sunyer ha lasciato aperta la possibilità di porre più di una domanda, cioè, che possano essere due o addirittura tre, 'in forma di albero'. 'Analizzeremo anche le garanzie che deve avere la consultazione –ha detto– ed i possibili risultati e conseguenze. E quale può essere la reazione dello stato' A parte dell’analisi giuridica delle opzioni per la convocazione, ha fatto sapere che saranno esaminate anche le strade alternative per poterla fare.

Gli altri diciotto studi saranno consegnati, la maggior parte, alla fine di quest’anno, tra i mesi di ottobre e dicembre; gli ultimi, nel primo trimestre del 2014. Saranno analisi sulle decisioni fondamentali che bisognerà prendere  in previsione che la consultazione ci porti alla costituzione di uno stato indipendente. 'Aiutiamo ad analizzare le strutture previste supponendo un risultato favorevole allo stato indipendente', ha detto Pi-Sunyer, che non ha chiuso la porta allo studio di formule di stato federale o confederale.

Questi sono i diciannove rapporti che si propone di elaborare il consiglio:

1. La strada per la convocatoria della consultazione.

2. I rapporti del nuovo stato con la UE. Ne farebbe parte o no? Se restasse fuori, come potrebbe rientrarvi? Come influenzerebbero gli accordi di Schengen e lo Spazio Economico Europeo?

3. I rapporti de lo stato catalano con la comunità internazionale, dall’ONU fino all’UNESCO, passando per altre organizzazioni internazionali ed analizzando l’influenza che avrebbero i trattati firmati dalla Spagna.

4. I rapporti futuri con lo stato spagnolo. 'Il nuovo stato dovrebbe avere rapporti strettissimi con lo stato spagnolo', ha detto Pi-Sunyer.

5. La successione delle norme giuridiche. 'Il primo giorno del nuovo stato ci troveremmo che l’ordinamento giuridico possiede delle lacune', ha osservato Pi-Sunyer. 'Non avremmo codice penale, legge di preocedura criminale... Dobbiamo prevedere questo. Cosa ne facciamo del codice penale? Dovranno essere ideate formule di remissioni ad altre legislazioni. Ed i contratti con lo stato?'
6. Come fare un processo costituente? Bisogna avere una costituzione. 'Forse un’idea potrebbe essere di fare una costituzione provvisoria e non fare la costituzione catalana subito, la prima settimana', dice il presidente del consiglio, che considera che bisognerebbe raccogliere fin da subito i diritti fondamentali, con remissioni allo Statuto del 2005, ed incorporando decisioni importanti, come la doppia cittadinanza o il riconoscimento delle lingue.

7. Il potere giudiziario in Catalogna. Pi-Sunyer si è chiesto: 'Quanti giudici avremo e quanti segretari di giustizia? Bisogna assicurare che potrà essere amministrata la giustizia fin dalla prima settimana. Che facciamo con i processi pendenti nei tribunali di competenza spagnola? Come affrontiamo l’esecuzione delle sentenze da questi tribunali? Avremo bisogno di un organo di governo del potere giudiziario.
8. Sicurezza interna ed internazionale.

9. Amministrazioni settoriali, come l’amministrazione elettorale.

10. Questioni economiche, come la finanza pubblica, i sistemi per riscuotere tasse e tributi.

11. La definizione di un’Agenzia Tributaria catalana.

12. Le istituzioni finanziarie, come la banca centrale ed il mantenimento dell’euro.

13. Le agenzie ed organismi regolatori che dovrebbe avere, alcuni dei quali richiesti dalla UE.

14. La ripartizione degli attivi ed i passivi che si dovrebbe fare tra la Generalitat e lo stato spagnolo, incluso il debito.

15. Gli effetti dello stato proprio nei rapporti commerciali tra Spagna e Catalogna.

16. Il funzionamento della previdenza sociale catalana.

17. Come assicurare la fornitura di energia e di risorse idrauliche  fin dal primo momento dell’indipendenza.

18. La definizione dello spazio delle telecommunicazioni.

19. L’internazionalizzazione del processo.

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