Il Consiglio della Diplomazia
Pubblica della Catalogna (Diplocat) si è proposto di spiegare l’aspirazione
catalana di convocare una consultazione sovranista nei principali circoli
accademici internazionali. Per farlo, sta preparando un ciclo di colloqui e
tavole rotonde che avranno inizio il prossimo venerdì, 7 giugno, a Parigi, nella
scuola di diritto dell’Istituto di Studi Politici Sciences Po, una prestigiosa
università che ha formato storicamente l'elite politica e diplomatica francese.
Ieri, per esempio, Mariano Rajoy vi ha chiuso una giornata sul futuro dell’Europa
organizzata dall’Istituto Berggruen, potente think tank del governo
francese, dove aveva già parlato lunedì scorso il presidente, François Hollande.
La prossima settimana sarà il
turno del caso catalano, che sarà esposto nello stesso spazio –sotto il titolo La
legge al servizio della gente: il diritto a decidere della Catalogna– con
una notevole aspettativa, se teniamo conto che ieri, dieci giorni prima, c’erano
già una cinquantina di assistenti confermati. Esporranno delle tesi, oltre al professore
locale Guillaume Tusseau, due catalani che conoscono bene la realtà del paese
vicino e, pertanto, potranno adattare meglio il messaggio all’udienza francese.
Muriel Casals, presidentessa di Òmnium Cultural, un ente con circa 32.000 soci
che è considerato singolare a livello europeo, parlerà dal punto di vista
culturale e della società civile. Josep Ramoneda, filosofo ed scrittore,
presidente dell'Istituto de Recherche et d'Innovation francese, esporrà come i
fatti si sono accelerati dopo il fallito tentativo del nuovo Statuto. Una tavola
rotonda con gli europarlamentari Ramon Tremosa (CDC), Raul
Romeva (ICV) e Maria Badia (PSC) –il PP ha declinato l’invito–, moderata dal
giornalista del giornale Le Monde Patrice De Beer, ex-corrispondente a Londra
e Washington, completerà la mattinata, che sarà clausurata dalla professoressa
de scienze politiche Astrid von Busekist e la delegata del governo in Francia,
Maryse Olivé.
Diplocat sta già lavorando per
organizzare giornate simili nei prossimi mesi, la prima delle quali si terrà a
Londra dopo l’estate. Se ne stanno prospettando altre in altre parti di Europa,
fuori dal continente e, addirittura, in alcune università spagnole, sebbene in
questo caso, ci si trova in una fase molto preliminare.
Avui
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