domenica 8 dicembre 2013

Brevissima riflessione sulla finanza publica catalana e su come cominciare



L’idea di costruire uno Stato proprio, obbliga necessariamente ad avere una Finanza propria. Credo che questo lo capiscano tutti.

D’altra parte, non siamo coscienti delle enormi difficoltà che suppone il mettere in pratica quelle misure che permettono di raggiungere quest’obiettivo. Sono difficoltà di ordine tecnico, operativo, di bilancio e, non dimentichiamolo, difficoltà derivanti dal dover lavorare in un ambiente legale ostile che tenterà, con tutti i mezzi possibili, di mettere i bastoni tra le ruote necessari per ostacolare o rallentare questo processo che, di conseguenza, ritarderà anche la creazione di uno stato proprio.

La società catalana ha dimostrato in parecchie occasioni una ferma volontà di spingere il proceso verso lo Stato proprio e, quindi, adesso si potrebbe accelerare la creazione di questa finanza propria.

La ‘Agencia Estatal de la Administración Tributaria’ spagnola (AEAT) ha fatto un grande sforzo negli ultimi anni per gestire le imposte statali in forma telematica. Gli imprenditori, quasi nella loro totalità, presentano le dichiarazioni sull’IVA, Ritenute, Imposte di Società, in forma telematica. Anche i privati lo fanno con il ‘Programma PADRE’ quando preparano la propria dichiarazione dei redditi.

In pratica, si tratta di approfittare di un’informazione che esiste già e di saperla gestire.

Queste comunicazioni d’imposte in forma telematica si fanno seguendo dei parametri prestabiliti che permettono di alimentare il database di cui dispone l’AEAT. Questi formati di registro non sono nè segreti nè criptati. Di fatto, sono totalmente pubblici e si possono trovare nel sito web dell’AEAT:
 Una piccola squadra di informatici non avrebbe nessuna difficoltà e non tarderebbe molto nel creare un database che possa assorbire questi file. Di fatto, i file sarebbero già prevalidati dall’AEAT in quanto se il contribuente li ha presentati all’AEAT e li ha accettati, li potrebbe presentare all’ATC (Agenzia Tributaria di Catalogna) con una semplice procedura addizionale.

La mia idea è, dunque, di chiedere ai contribuenti che lo desiderano, di trasmettere questi file all’ATC periodicamente la quale, in questo modo, potrà ricevere informazione reale ed attuale dei contribuenti catalani che vorranno comunicarla per dare inizio alla costruzione della Finanza propria.


L’informazione tributaria è un’informazione sensibile e, in certi casi, sottomessa alla Legge sulla Privacy.
L’idea, per spiegarlo semplicemente, sarebbe che i contribuenti consegnassero in busta chiusa la propria informazione fiscale all’ATC.

A livello informatico è perfettamente possibile creare questa procedura. I file trasmessi dai catalani restano criptati quando sono presentat e la chiave di decriptazione si deposita davanti ad un notaio che la trasmette all’ATC affincè possa disporne, se lo vuole. Il resto (la gestione dell’informazione) appartiene all’ATC.

Penso che questa proposta possa avere successo nella società catalana. Lo credo perchè l’ho sperimentato nella mia professione.

Ho chiesto a molti contribuenti, imprenditori e privati, se sarebbero d’accordo a presentare le imposte in Catalogna. Molti sono reticenti o hanno paura di pagare direttamente all’ATC (multe, sanzioni, ecc...) ma nessuno ha avuto problemi nel dire che, se potesse e con grande piacere, presenterebbe una copia della loro dichiarazione al Governo della Catalogna.


Di fatto, questa idea si base nel seguente principio: SE LO DICI ALLA SPAGNA, PERCHÈ NON LO DICI ALLA CATALOGNA?


O, se preferite:  SE LA SPAGNA LO SA, PERCHÈ NON DOVREBBE SAPERLO LA CATALOGNA?

Questo permette a tutti quelli che non devono pagare perchè hanno dichiarazioni negative (con rimborso) o quelli che non osano pagare le imposte statali all’ATC, di aderire al processo senza infrangere la legge o senza dover far fronte a delle multe e sanzioni da parte dell’AEAT, siano essi privati o imprenditori.

La gestione di questa informazione sarà un problema o una volontà del nostro Governo, se e quando deciderà di farla.

In ogni caso,questo darebbe una spinta importante alla creazione di una Finanza propria.

Albert Sagués.
Economista.

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