martedì 5 novembre 2013

"Possiamo celebrare la consultazione? No? E allora, addio!”

Lo ha detto oggi Quim Arrufat, portavoce della CUP in Parlamento (catalano) e la domanda e la risposta sono condivise oggi da molti cittadini e cittadine di questo paese stanchi di aspettare che qualcuno in Spagna sia disposto a muovere qualcosa in questo senso. La domanda e la risposta sono anche appropriate a tutti quelli disperati che da settimane supplicano a Madrid che “dia qualcosa”.
Disperati come oggi leggiamo su La Vanguardia dove, malgrado il sondaggio che da un’ampia maggioranza agli indipendentisti, si tenta di utilizzarlo come un grido di allerta alla Spagna: o muovete qualcosa o la Catalogna se ne va, l’addio alla Spagna è più evidente che mai ma, sfortunatamente per i sostenitori della terza via e, fortunatamente per noi, in Spagna non si tratta mai, lei preferisce essere sconfitta, ed è per questo che nel secolo XXI bisognerà sconfiggere la Spagna, questa volta democraticamente.
Oggi l’indipendenza significa anelito, speranza e soprattutto, dignità, e questo rende il processo vincente, più di 2.000.000 di persone sono andate alla via catalana, l’anno scorso 1.500.000 furono presenti alla manifestazione e, ora, la cittadinanza voterà (alle europee) quei partiti che diranno pane al pane e vino al vino e non genereranno dubbi in questo momento storico e, soprattutto, in un processo nel quale è in gioco la dignità di un popolo.
Costerà più o meno, ma i sostenitori della terza via, con l’on. Duran i Lleida a capofila finalmente capiranno che in Spagna nessuno li ascolta, piuttosto il contrario, e a prova di questo leggete le dichiarazioni del Ministro delle Finanze Montoro, leggete cosa dice alla Camera di Commercio di Barcellona, accusando loro di essere ancorati al passato solo perchè lamentano pochi investimenti pubblici in Catalogna. Oggi sicuramente alcuni dei loro membri hanno deciso di votare per l’indipendenza.

Come ha detto Quim Arrufat, "possiamo celebrare la consultazione? No? E allora, addio”! Noi siamo educati, ce la caveremo da soli.
6 ottobre 2013 – Editoriale – Directe.cat

0 comentaris:

Posta un commento