venerdì 15 novembre 2013

Il Memorandum Spagnolo


Con lo Studio “Recuperare la Spagna” – sottoscritto da magistrati, accademici e tecnici- il nazionalismo spagnolo ha messo in circolazione un memoriale di rimostranze ed al tempo stesso un manuale di minacce somigliante a quello che va elaborare e pubblicare il nazionalismo serbo fra il 1985 ed il 1986, il cosi chiamato Memorandum dell’Accademia Serba. Quello che già possiamo chiamare Memorandum spagnolo possiede un formato da proposta di riforma costituzionale che culminerebbe il processo di centralizzazione che stiamo vivendi di questi tempi. Gli argomenti sono quelli di sempre: la Spagna si rompe per il caos delle regioni autonome però soprattutto per la insaziabile voracità catalana, che sarebbe modello per i baschi e detonante d’una scossa letale per la Spagna come stato-nazione. L’obiettivo del Memorandum, dunque, consiste nel difendere l’indissolubilità spagnola, nel caso ce ne fosse bisogno portando mitragliatrici in Catalunya come ha insinuato l’ex ministro José Manuel Otero Novas, uno dei patrocinatori dello Studio. 

Le analogie fra i documenti spagnoli e quelli serbi non scarta il fatto che le differenze siano comunque sostanziose. Anche i magistrati, tecnici ed intellettuali serbi nel 1985 davano per scontato che la Jugoslavia si diluiva (per la voracità economica della Croazia e la Slovenia oltre che pel la violenza degli albanesi in Kosovo) ed invocavano la resurrezione della Grande Serbia che doveva arrivare fino a dove vivevano serbi. Anche se il territorio fosse appartenuto ad altre repubbliche. La riunificazione e riconfigurazione serba (idea nazionale che doveva sostituire quella di una Jugoslavia in agonia) è paragonabile a l’unità indissolubile della Spagna. In realtà il potere oligarchico centrale, l'autorità che storicamente ha mantenuto sequestrato la parola Spagna, genera un fetore etnico paragonabile a quello del potere serbo. Il Memorandum di Otero Navas e compagnia non parla in nessun momento di resuscitare Castella. E non ce ne bisogno. Castella, che si è suicidata (o è stata spinta al suicidio) per creare così il miraggio di una Spagna unica ed unita, è un’anima in pena con l’unica missione di mantenere l’immaginario storico-linguistico. Simile a quello che faceva la Serbia come repubblica-regione ai tempi jugoslavi. Per questo il Memorandum dell’Accademia è diventato in seguito un richiamo della purezza patriottica che, in via subliminale, ha incitato all’uso delle mitragliatrici. Il Memorandum spagnolo non è assolutamente subliminale: alla pagina 52 chiarisce in maniera esplicita che, se non c’è nessun altra soluzione che quella dello scontro armato, bisogna andare alle armi. E che neanche la Unione Europea potrebbe fermare una invasione armata in Catalunya. Tra le altre cose perché il Memorandum si vanta di che, all’Europa, non va data importanza. 




Llibert Ferri.
Tra 1987 e 2007 inviato speciale della catena TV3 nell’Europa centrale ed orientale e nell'antica Unione Sovietica

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