martedì 26 novembre 2013

Il passo falso


Ieri l’on. Duran nel Congresso spagnolo –chi lo avrebbe detto!—avvertiva della possibilità che la Catalogna potesse proclamare unilateralmente l’indipendenza. E ha risposto duramente il ministro Montoro. Senza dirlo, ha insinuato chiaramente quello che la giornalista Pilar Rahola aveva già annunciato in un’intervista molto commentata in rete, pubblicata sul nostro giornale lunedì scorso: che commissarieranno l’autonomia. Il dibattito, dunque, sembra prendere corpo e preannuncia quello che potrebbe essere il nodo gordiano del processo indipendentista, una decisione che se il governo spagnolo oserà prendere sarà il passo falso definitivo.

Immaginiamocelo. Immaginiamo che il governo spagnolo annulla l’autonomia. Legalmente è molto discutibile. L'articolo 155 della costituzione spagnola non dice nulla e qualsiasi decisione in questo senso cozzerebbe frontalmente con l'articolo 2. La risoluzione giuridica sarebbe molto complessa e spingerebbe lo stato verso un vicolo cieco. Al punto che, previsibilmente, il governo catalano potrebbe perfino invocare la costituzione spagnola per disobbedire formalmente gli ordini.

E qui arriva il punto interessante. Immaginiamo che il governo spagnolo decreta la dissoluzione della Generalitat della Catalogna o la sostituzione del presidente Mas per un qualche burattino del governo. Suppongo che pensano che questo sarà sufficiente. Ma dovrebbero spiegarci quale ripercussione concreta avrebbe questo gesto.

Perchè, per la prima volta in trecento anni, tutto dipenderà da noi. Immaginiamo che dopo aver saputo che il governo spagnolo ha decretato la dissoluzione del governo, il presidente Mas non si muove dal Palazzo del governo. I consiglieri (ministri catalani) restano ognuno nel proprio dipartimento. I deputati continuano a legiferare in parlamento. La polizia catalana, continua a pattugliare le strade. Le scuole e gli ambulatori, aperti. A cosa servirebbe il decreto spagnolo in questo caso?

Non è difficile da immaginare che i comuni, i partiti politici, le associazioni di ogni tipo, le imprese, i collettivi potrebbero dichiarare immediatamente lealtà al governo legittimo della Catalogna. Vista la situazione nel paese, un movimento di questo tipo sarebbe ampiamente maggioritario ed implicherebbe il governo del territorio direttamente da Madrid da parte di autorità non legittimate. E cosa potrebbe fare Madrid a quel punto? Come piegherebbe la ribellione catalana?

Ogni volta che qualcuno parla di questa cosa del commissariamento mi sovviene la scena, le immagini che ho appena descritto. E vedo tutto questo come un enorme passo falso della Spagna. Così grave che faccio fatica a credere che non ci abbiano pensato. Perchè probabilmente sarebbe l’ultimo e definitivo passo.
Vicent Partal - 17.10.2013 - Vilaweb



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