mercoledì 6 novembre 2013

Cosa non hanno capito nella frase "cerco nuovo appartamento”?


Siccome abbiamo esaurito tutte le metafore sul divorzio e sull’emacipazione dei figli, ci provo con un appartamento di studenti.

Supponiamo che uno degli inquilini sta studiando al terzo anno di università e dal primo anno si sente a disagio. Non sa bene come mai, ma paga un pò di più rispetto agli altri compagni di appartamento, ha la stanza più piccola, deve preparare da mangiare più giorni e fare la spesa più volte rispetto agli altri, e gli spettano sempre e soltanto le ali del pollo. Tutto quanto lo sopportava con una certa dignità fino a quando si è accorto che, addirittura, lo accusavano di essere insaziabile e poco solidale, rinfacciandole il suo accento paesano.

E il ragazzo ha uno scatto di orgoglio, si offende per queste mancanze di rispetto. All’inizio di ogni anno c’è stata la promessa di rivedere le condizioni, qualche volta si sono anche messi d’accordo, ma alla fine non si rispettano mai i patti. Perfino ci scherzano su, vantandosi di riuscire a non rispettare gli accordi interni.

All’inizio di quest’anno il ragazzo ha annunciato che se ne va in un altro appartamento. Si sono messi a ridere, le hanno detto che non ne troverà un altro, lo hanno minacciato e hanno detto che per quanto lui possa ricattarli non avrà nè il petto nè la coscia del pollo. Il ragazzo è sconcertato.

Alcuni compagni misteriosi della stessa università, ma di un’altra facoltà (quelli che fanno il quarto anno di economia), le vaticinano che presto le daranno una camera media e la ripartizione del pollo sarà messa a sorteggio, tutto questo per evitare che vada via, ma il ragazzo non sa da dove proviene questa informazione.

In realtà sta capitando proprio l’opposto. Ieri quelli dell’appartamento lo hanno chiamato per dirle che non cambieranno nessuna condizione, e chi si crede di essere?.

Lui li aveva già avvisati che sta trattando per un appartamento più piccolo solo per sè, nello stesso condominio. Ma, che volete, non lo ascoltano o non lo capiscono.


CARLES CAPDEVILA – Ara.cat  - 15/10/2013

0 comentaris:

Posta un commento