domenica 10 marzo 2013

L'ex presidente della Comunità Autonoma di Madrid ha affermato che bisognerebbe mandare la Guardia Civil in Catalogna



L'ex presidente della Comunità Autonoma di Madrid, Joaquin Leguina, ha affermato che bisognerebbe mandare la Guardia Civil in Catalogna per fermare le intenzioni indipendentiste del governo catalano e che “anche solo un paio di agenti dovrebbe bastare”.
Leguina, durante un dibattito sul canale 13tv dopo l'adozione della Dichiarazione di Sovranità da parte del Parlamento Catalano, ha assicurato che "La battaglia si deve giocare lì. Questo scherzo è finito”. Secondo il politico spagnolo, "Né la Spagna vi ruba i soldi né colpevole di niente. Né la Spagna né il governo che si trova nella la capitale della Spagna."
Riguardo la Catalogna dice che "Bisognerebbe fare come in quel film che si chiamava, “radici profonde”, no?, in cui Alan Ladd gli dice al cattivo: «non proseguire per questa strada». Poi deve ucciderlo, ma almeno lo avverte di non proseguire per quella strada.”
Ha poi ripreso il suo discorso per dire che "la Repubblica dovette mandare il generale Batet per dare una regolata a quel Companys, no? Ecco qui io credo che un paio di agenti della Guardia Civil dovrebbero essere sufficienti”.
Bisogna ricordare che, dicendo “a quel Companys”, Leguina si riferisce al Presidente catalano della Seconda Repubblica, che fu democraticamente eletto dai cittadini e fu consegnato dalle truppe di Hitler alla dittatura spagnola, per poi essere fucilato. Questo fatto rende il Presidente Companys l’unico presidente europeo eletto democraticamente ad essere stato giustiziato.
A proposito di Artur Mas, ha sostenuto che "non può ridicolizzare i simboli dello Stato spagnolo.  Non puoi sparlare del Re e non puoi togliere la bandiera spagnola degli edifici pubblici, e non puoi perché è la legge che te lo vieta e la legge esiste per essere rispettata”.

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