giovedì 21 marzo 2013

“Il popolo catalano ha diritto a recuperare l’indipendenza attraverso un processo democratico, non c’è altra strada”


“Il popolo catalano ha diritto a recuperare l’indipendenza attraverso un processo democratico, non c’è altra strada”. In questi termini si esprime il presidente del Casal dels Paisos Catalans della Plata d’Argentina, Carles R. Capdevila, una delle trenta entità che hanno firmato il manifesto di supporto alla Dichiarazione di Sovranità del popolo della Catalogna e al processo di transizione nazionale. Nel documento, le comunità catalane del Sud America, del Messico, dell’America Centrale e dei Caraibi marcano come “obiettivo prioritario” del Governo e del Parlamento “la costruzione di una cornice legale” affinché si convochi una “consultazione vincolante con un quesito chiaro ed inequivoco, che conti sulla supervisione internazionale”. Il testo, firmato da una trentina di entità, fa un appello a collaborare attivamente al “processo di indipendenza” e alla campagna per “ampliare e consolidare la maggioranza sociale favorevole allo ‘Stato Proprio’”. “E’ il momento di arrivare a tutti gli angoli del Paese e del mondo”, evidenzia il documento, che scommette sulla convocazione di un referendum “non più tardi del 2014”. La dichiarazione constata il fallimento di “tutti i tentativi di inclusione e di trovare una forma di “incastro” politico tra la Catalogna e lo Stato Spagnolo, compresi i 30 anni di autonomismo” e sottolinea che la sentenza del Tribunal Constitucional sullo Statuto Catalano del 28 Giugno 2010 ha reso evidente che ci sono solo due strade possibili: “o scomparire come nazione o, al contrario, iniziare un processo di indipendenza” verso lo Stato proprio.
Inoltre, considerano che la manifestazione dell’Undici di Settembre del 2012 ha prodotto “l’inizio del termine del processo di indipendenza della Catalogna”. Il documento si fa anche eco della volontà di queste comunità catalane all’estero di “continuare a lavorare” alla diffusione dell’identità della “Catalogna come nazione”, presso i governi, le istituzioni e le entità delle rispettive comunità di accoglimento. In questo senso, il presidente del Casal dels Paisos Catalans de la Plata ha segnalato in alcune dichiarazioni l’importanza delle entità all’estero al momento di farsi portavoce della causa catalana. A Buenos Aires, ha detto a mo’ d’esempio, i giornali hanno fatto molta eco alla manifestazione dell’Undici di Settembre, però poi gli editoriali sui giornali si dicono contrari all’indipendenza catalana poiché “hanno una relazione molto diretta con l’ambasciata spagnola”, ha assicurato. E’ per questo che uno dei compiti del Casal dels Paisos Catalans de la Plata è fare un “lavoro da formica” e far conoscere il punto di vista catalano attraverso “comunicati, articoli, commenti, chiarimenti e contatti con giornalisti”, spiega Carles R. Capdevila.

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