mercoledì 27 marzo 2013

Campagna d'unionisti che consiste in fotografare facciate di edifici che hanno una bandiera catalana


Un’associazione d’unionisti (CDY) ha iniziato una campagna che consiste in fotografare facciate di edifici catalani che hanno una bandiera catalana appesa sul balcone per poter fare una compilazione e metterla a disposizione delle forze dell’ordine come l’esercito spagnolo per quando “sia il momento”. La sua intenzione è quella di fare un catalogo digitale che serva a purificare le responsabilità in caso di necessità. 

Il presidente del CDY ha communicato l’inizio di questa campagna che, poiché si tratta di un “compito titanico” perchè vogliono anche attirare gli edifici pubblici e locali “richiede la collaborazione dei cittadini delle quattro province catalane. 

A suo parare vedono questa iniziativa come “necessaria perchè i tradittori di oggi non eludino il peso dell giustizia in un futuro” perchè la situazione attuale della Catalogna sarà “la scena di un conflitto civile, che costringerà al corpo e le forze della sicurezza di intervenire e mettere a posto le responsabilità. “Quando questo succeda” aggiunge il politico ed uomo di affari barcellonese, “l’Esercito, la polizia spagnola e la Guardia Civil devono conoscere in quali posti sono state messe le bandiere catalane come simbolo di sedizione, la traizione alla Spagna e l’alterazione dell’ordine costituzionale”. 

Il leader degli unionisti catalani chiede la collaborazione di tutti i cittadini “spagnolisti” della Catalogna. “Vogliamo che fotografino qualsiasi posto dove ci sia una “estelada”, anche comuni e locali publici, e che ce le mandino. Questo è un passo necessario perchè i traditori di oggi non eludino il peso della giustizia in un futuro”. 

“Quando questo accadi, che accadrà, i uomini e donne del CDY vogliamo essere in prima fila, collaborando con le forze dell’ordine per aiutare a inidividuare ogni elemento sedicioso ed anche in lavori di sorveglianza perchè non scappino alla Francia. Spagna deve sapere che può contare su di noi per qualsiasi cosa che ci chieda nel suo nome”. 

Gli attivisti han fatto alcune azione dove toglievano le bandiere catalane di edifici privati e pubblici. Secondo le dichiarazioni di uno degli attivisti, quando lo faccevano hanno dovuto affrontare i propietari degli edifizi dove c’erano le bandiere e ha detto: “Gli ho detto che uno spagnolo come io aveva più valore che un gruppo di ratti come loro e che dovevano affrontarmi uno a uno se avevano quello che hanno gli uomini”. Nessuno di loro lo ha affrontato. Le bandiere furono bruciate.
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