martedì 1 aprile 2014

Non invitano più gli spagnoli

Mariano Rajoy è stato costretto a parlare di Catalogna mentre si  trovava ad Ankara. Dovrà farsi una ragione, perchè la internazionalizzazione del processo catalano è intensa ed irreversibile, fino al punto che l'Institut Français des Relations Internationales, il principale think tank francese su politica estera, organizza delle “giornate” sulla possibile apparizione sulla scena di uno Stato Catalano. Con una struttura interessante: ci hanno parlato un giornalista francese, un europarlamentare scozzese, due specialisti belgi ed un europarlamentare catalano...... ma nessuno spagnolo.
Il rifiuto a dibattere in un conflitto non offre vantaggi. Per questo la posizione spagnola è sempre più incomprensibile e, pertanto, più difficile da sostenere. La diplomazia spagnola non ha altro argomento che la Costituzione del 1978  e si limita ad applicare tutta la pressione che possa riuscire ad applicare uno stato immerso in una profonda crisi economica e con le più alte istituzioni marce dalla corruzione ed il discredito. "L’argomento interessa", diceva ieri a Bruxelles Marc Hecker, viceredattore capo della rivista Politique étrangère.
Nel frattempo, in Turchia, Rajoy insisteva nel NO permanente al dialogo con Artur Mas.

Il NO è la posizione spagnola, cioè, non ha posizione. Soltanto correlazione di forze. E la Spagna da secoli vive di credito.

Salvador Cot
Nació Digital

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