domenica 6 aprile 2014

La maledizione delle euro-disgrazie


Ancora non ho ascoltato una sola argomentazione, dal punto di vista spagnolo,  che sottolinei i vantaggi dei quali disponiamo i catalani per il fatto di appartenere alla Spagna. Nessuno elenca i benefici di essere governati da Madrid o di ricevere dei servizi da parte dell’amministrazione spagnola. Non è chiaro quale “attivo” perderemmo o quale sterlina dovremmo abbandonare.

Quello che ci dicono non è che la Spagna ci apprezza come catalani in quanto tali, ma che lo stato spagnolo si vendicherà di noi in tutti i modi possibili se decidiamo di creare uno Stato Catalano. Che chiuderà le frontiere e che utilizzerà tutta la propria influenza per isolarci internazionalmente. Che se non paghiamo ci impoveriranno ancora di più.
E, a partire da qui, inizia la lista delle euro-disgrazie. Tutto perchè, secondo gli unionisti, i catalani possiamo essere europei solo se accettiamo di essere governati da Madrid. L'euro, lo spazio di libera circolazione di beni e persone, la Politica Agraria Comune... Tutte queste sono decisioni che non potrebbe prendere un ministro spagnolo, ma che –secondo loro- la Spagna ha la capacità di annunciare. Oggi il leader del PSOE nel Parlamento Europeo spiega, in un’intervista al giornale Nació Digital, che la Spagna può mantenere i propri possedimenti africani in Europa ma che invece espellerà i catalani. Una maledizione in tutta regola.

Tutto quanto, un caso di cinismo politico straordinario. Secondo loro, se la Catalogna smette di contribuire alle finanze spagnole, ci taglieranno i fondi europei per gli agricoltori che, ovviamente, non pagano loro. Cioè, dispongono dei soldi dei catalani e di quelli che arrivano dall’Europa... Insomma, può avere un senso essere come loro, ma non rimanere con loro.
Salvador Cot  -  Nacio digital.cat

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