lunedì 28 aprile 2014

Margallo: "Una Catalogna indipendente vagherebbe per lo spazio esclusa dall’UE nei secoli dei sécoli"





Il ministro di Affari Ésteri spagnolo, José Manuel García-Margallo, ha avvertito oggi che una dichiarazione unilaterale d’indipendenza da parte della Catalogna la “condennerebbe a vagare per lo spazio senza un riconoscimento internazionale e ad essere esclusa dall’Unione Europea nei secoli dei secoli”.

García-Margallo si é espresso cosí durante il colloquio posteriore alla conferenza da parte del viceprimer ministro e ministro dell’Economía e dello Sviluppo Sostenibile della Georgia, Giorgi Kvirikashvili, durante una colazione organizzata da Nueva Economía Fórum.

Il presidente della diplomazia spagnola ha chiesto agli indipendentisti catalani che imparino le “lezioni” delle secessioni unilaterali dei territori georgiani d'Abkhazia e Ossetia del Sud, che sono soltanto riconosciuti dalla Russia, il Venezuela, il Nicaragua e "tre micropaesi del Pacífico". Questi due territori, ha aggiunto, sono in una specie di “limbo giurídico” che impedirebbe loro, se avéssino nessun problema di débito púbblico, accedere al Fondo Monetario Internazionale e ad altre organizzazioni internazionali.

García-Margallo ha riconosciuto che la possibilità di una dichiarazione unilaterale d’indipendenza da parte della Catalogna “preoccupa molto” il Governo spagnolo. Comunque, caso mai fosse presentata, sarebbe “specialmente grave” per la Catalogna, perché farebbe “retrocedere” questa comunità “per molto tempo”. “É arrivata l’ora che tutto questo sia riconosciuto, dichiarato e fatto púbblico per sapere quali sono i rischi ai quali si sta sottoponendo una popolazione che é essenzialmente europea”, ha sottolineato.

Il ministro ha enfatizzato che il diritto a decidere si esercita pure “sempre dentro della norma”, ed ha ricordato che la dottrina delle Nazioni Unite tan solo riconosce la preeminenza del diritto d’autodeterminazione con rispetto al principio dell’integrità territoriale degli stati in tre casi: territori coloniali, sottomessi ad invasione militare o sempre che i diritti fondamentali dei suoi cittadini non venissero riconosciuti.

Perció, ha continuato, la Catalogna non sarebbe riconosciuta dalla comunità internazionale, e cosí l’UE non potrebbe neanche “considerare” un’eventuale richiesta della Catalogna per entrare a far parte dell’UE, perché l’articolo 49 del Trattato dell’Unione “dice che i territori che volessero integrarsi nell’Unione Europea" devono essere "Stati riconosciuti internazionalmente".

Inoltre, il fatto di accettare una richiesta d’ingresso nell’Unione da parte di in nuovo Stato dev’essere approvata per unanimitá dai 28 soci europei. L’unanimitá é anche necessaria per andare avanti in ogni capitolo di negoziazione, cosí come per l’adesione finale, ha ricordato.

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