mercoledì 18 settembre 2013

L’estrema destra spagnola colpisce la sede della delegazione del governo catalano della Generalitat sita in Madrid




Militanti dell’estrema destra fanno irruzione con violenza e simboli fascisti nella delegazione della Generalitat a Madrid

Un gruppo di estrema destra spagnola ha fatto irruzione questo mercoledi pomeriggio nella delegazione del governo de la Generalitat a Madrid mentre si stava svolgendo un evento istituzionale con motivo della Diada (giornata nazionale della Catalogna) e hanno aggredito diverse persone, alcune delle quali erano onorevoli parlamentari del Congresso dei Deputati spagnolo, secondo la TV3.

Gli aggressori sono entrati nel Centro Culturale Blanquerna con bandiere spagnole, della Falange e di “Alianza Nacional” e si sono fatti avanti a colpi ed spintoni fino alla cattedra. Lì hanno buttato per terra violentemente la bandiera catalana (senyera) e diverso mobilio mostrando insegne fasciste e spagnole.

Alcuni degli assistenti, tra i quali si trovava il parlamentare di CiU al Congresso Josep Sànchez-Llibre, hanno tentato di fermare gli intrusi e sono rimasti feriti. Il delegato del governo a Madrid, Josep Maria Bosch, è rimasto fermo al suo posto in cattedra in ogni momento.

Durante l'incidente, i falangisti hanno scandito slogan come: “No nos engañan, Cataluña es España”, “Catalanidad es hispanidad” i “Ser español es un orgullo” (Non ci ingannano, la Catalogna è Spagna, Catalanità è Ispanità, essere spagnolo è un orgoglio). Poco dopo, gli aggressori sono andati via continuando a urlare.

Non appena hanno lasciato la sala, gli assistenti hanno percepito un forte odore di gas che ha provocato difficoltà di respirazione a diverse persone trovandosi costretti ad evacuare il locale. Prima dell’evento, era stata notata in sala la presenza di due persone in atteggiamento serio che eludevano le telecamere e che, potrebbero aver avvisato quando l’evento era sul punto di cominciare.

Dopo lo spavento, l'evento si è svolto senza altri incidenti oltre al ritardo, secondo quanto ha confermato la vice-presidente del governo catalano, Joana Ortega, come dichiarato a TV3.

Il delegato del Governo a Madrid, Josep Maria Bosch i Bessa, ha condannato l’aggressione ed ha assicurato che i fatti sono “un tentativo d’impedire il dialogo e la libertà di parola” e ci ricordano i momenti più tristi della transizione.

Bosch ha spiegato che si è trattato di un’azione rapida nel momento in cui stava iniziando a parlare. Secondo ha precisato, i membri dei gruppi di estrema destra hanno danneggiato la porta e si sono fatti strada con violenza contro le guardie private.

Secondo il delegato, l'obiettivo degli assalitori era impedire l’evento e per questo motivo sono andati via dopo aver distrutto alcuni mobili della delegazione. Tuttavia, durante l’irruzione, hanno aggredito l’on. Sánchez-Llibre ed hanno ferito un cameraman della TVC, il quale è stato portato in ospedale.

I servizi di emergenza hanno confermato che il bilancio dell’aggressione è di cinque feriti lievi, uno dei quali è una bambina di 4 anni. Quattro feriti per irritazione oculare ed uno per ematoma sul viso.

Eppure il delegato ha assicurato che si tratta di un “fatto marginale” che ci rinforza nell’idea che l’unica strada possibile resta il dialogo, la manifestazione pacifica, la democrazia, la tolleranza ed il rispetto. “Il dialogo è il cammino, la parola è l’unico modo per capirci ed il rispetto dell’altro è l’unico modo per convivere e raggiungere obiettivi”, ha sottolineato.

La Delegazione del governo catalano presenterà una denunzia per i fatti accaduti.

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