domenica 20 luglio 2014

Quanta voglia di trattare con Wert!





Il duetto di ministri Wert e Fernández Díaz ha illuminato le festività di San Giovanni con un’offensiva sovrabbondante. Offensiva perchè è un attacco all’immersione linguistica e offensiva perchè offende l’intelligenza. 

Il ministro degli Interni frivolizzando con il terrorismo e annunciando che la Catalogna indipendente sarà terreno fertile per il terrorismo islamico ed il crimine organizzato. Vergogna. 

E Wert dando un prezzo al suo piano per convertire l’immersione linguistica in una rovina economica. Si, si, un ministro della Pubblica Istruzione incoraggiando la ribellione contro il governo catalano e offrendo la sovvenzione di 6.000 euro a testa per tutti quelli che se ne vanno alla scuola privata per essere educati solo in castigliano. 6.000 euro che dovrà pagare la Generalitat. Ogni premio a chi si rivolterà è una multa per le tasche dei catalani (e la Generalitat non può opporsi in alcun modo, in quanto l’importo verrà trattenuto dai prossimi trasferimenti alla regione). Un esercizio perverso di scherno dell’autogoverno, una coazione dall’alto dell’arroganza autoritaria. Uno Stato che ti soffoca con una mano e che ti colpisce con l’altra. 

E attenti ai negoziatori delle vie morte perchè un giorno porteranno come offerta il ritiro della legge Wert. E basta: “Guarda, continueranno a soffocarci ma non ci colpiranno più, vedete come siamo buoni?” Alcuni professionisti del porre un prezzo alla dignità confondono la propria, inesistente per averla svenduta troppe volte, con quella di tutti noi. E dovranno prendere coscienza che gli attacchi così diretti e sfacciati rendono impossibile alcuna trattativa. Lasciano ogni tentativo di negoziazione a disposizione solo dei masochisti che provano piacere nel sentirsi disprezzati. E che essendo assuefatti al dolore non rappresentano la gente normale.

Carles Capdevila
'Ara'
 

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