sabato 12 luglio 2014

Apologeti

La guardia civil ha dato il via ad una campagna di pubblicità che consiste nell’andare nelle scuole, travestire i ragazzini con la loro uniforme e lasciarli giocare con le armi. Alcune volte, li lasciano toccare armi vere.

La guardia civil va nelle scuole facendo apologia della violenza. Ci dicono, per giustificarlo, che ciò succede in tutto il mondo e con tutte le polizie del mondo. NON E’ VERO. Ci sono molte polizie nel mondo che visitano le scuole. Ma per parlare o insegnare norme del codice della strada e, in alcuni paesi, anche per avvisare sui pericoli delle droghe o del razzismo. Niente a che vedere con lo spiegamento armamentistico di un corpo armato che, inoltre, mantiene un regime militare. Personalmente, credo che la sua presenza nei centri educativi sia completamente fuori luogo.

In particolare, quando l’ipocrisia dello stato permette che durante la stessa settimana una ventina di utenti di Twitter e Facebook siano arrestati con l’accusa di 'apologia del terrorismo'. Del terrorismo dell’ETA e dei GRAPO, concretamente. 

I catalani subiamo ogni giorno insulti e minacce gravi attraverso la rete. Ogni giorno c’è gente che vuole buttarci delle bombe, che moriamo tutti, che ci capiti un’ecatombe. Lo fa della gente con nome e cognome, reincidenti, conosciuti e, spesso, vincolati a gruppi violenti dell’estrema destra spagnola. Ma contro di questi non fanno nulla. Non daranno mai la caccia a questi, non ci illudiamo. Così come si sono premurati di citare a dichiarare il giudice Vidal, che con un gruppo di giuristi ha cominciato ad elaborare una bozza di costituzione per la repubblica catalana, ma non chiameranno a dichiarare i soliti della FAES.

Lo stato non sbaglia, perchè sa molto bene qual’è la sua nazione e quale non lo è.

Vicent Partal - 03.05.2014 - Vilaweb

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