sabato 27 aprile 2013

Un errore del primo ministro spagnolo.

Il 21.02.2013 il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha presentato al parlamento spagnolo la relazione sullo stato della nazione. Nella discussione seguente, e interrogato sul conflitto con la Catalogna, ha detto tra le altre cose : “Non é buono negare ai catalani il diritto ad essere spagnoli ed europei.”

Questa frase ha condotto il professore Eduard Sagarra a farne un commento. Eduard Segarra é professore di Diritto Internazionale a ESADE, a Barcellona, una delle migliori scuole di relazioni, riconosciuta a livello internazionale.

Il professore Sagarra dice che anche se la Catalogna arrivasse ad avere uno stato proprio, non vi sarebbe nessuna ragione per la quale i cittadini catalani dovessero perdere la nazionalità spagnola nè l’appartenenza alla UE. Chiarisce che il suo ragionamento non è político, ma strettamente giuridico in base alla Costituzione spagnola del 1978, e i trattati europei, specialmente il trattato del 2009 sul funzionamento dell' Unione. Le sue principali argomentazioni, esposte in forma breve, sono le seguenti.

I catalani, ovunque essi vivano, oggi sono spagnoli. Se sono spagnoli di nascita sono considerati (art.112 della CE) come “spagnoli d’origine” quindi non gli si puó togliere il diritto alla nazionalità spagnola. Anche se hanno una ulteriore nazionalità catalana. Fare altrimenti sarebbe una violazione  della costituzione spagnola.



Contemporaneamente, tutti gli spagnoli e i catalani sono cittadini della UE con diritti individuali garantiti dai trattati europei. Se i catalani sono, come si è detto prima, “spagnoli di origine” hanno il diritto di cittadinanza spagnola, e continuerebbero a essere cittadini della UE con tutti i diritti e obbligazioni che ciò comporta.

Secondo il professore Sagarra, i catalani hanno il diritto alla doppia cittadinanza (art.13.3 della CE e art.24 del codice civile) allo stesso modo dei portoghesi, degli iberoamericani, dei filippini o dei discendenti degli ebrei sefarditi, anche se non si arriva ad avere un nuovo trattato tra la Spagna e la Catalogna.

Si puó avere una o altra opinione sul  fatto legale in quanto se è corretto o facilmente realizzabile politicamente. Peró per i catalani  è chiara la deficente comprensione spagnola di quello che è democrazia, che include ignorare le leggi in vigore attualmente se queste non formano parte di quello che i politici  vogliono.



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