martedì 26 agosto 2014

La Spagna in stallo

La Spagna si trova in un vicolo cieco, ma fa finta di non saperlo. La ferma posizione della maggioranza della società catalana chiedendo una consultazione –petizione che, contrariamente a quanto succedeva all’inizio, comincia ad avere ora un buon supporto internazionale– ha portato il governo spagnolo a un impasse.


Ma Rajoy, i suoi ministri ed il suo partito in Catalogna continuano a guardare dall’altra parte. Come se tutto quanto non li riguardasse. Si, è vero che finalmente Rajoy riconosce che la “questione catalana è di grande importanza”, e che non è più una “gabbia di matti”, ma nè lui nè il suo partito offrono delle soluzioni. Rajoy fischia, mente e fa orecchie de mercante. O, almeno, così sembra perchè mi pare impossibile che, a questo punto, non si sia reso conto che il suo “wait and see”, –stare a guardare– praticato negli ultimi tempi non funziona.


Non vedono che i catalani non ci sposteremo neanche un centimetro dal nostro cammino. Che, contrariamente a quanto credono o sperano, non accetteremo saldi dell’ultimo minuto mediante terze strade che si sono già rivelate non operative. Che questa volta, trecento anni dopo la sconfitta contro Filippo V (forse litigando tra noi per molte questioni secondarie ma, trovandoci d’accordo su una cosa fondamentale): non ci lasceremo sfuggire questa opportunità storica. E’ adesso o mai più che vogliamo decidere la nostra strada.


Per questo, in tutto il processo, a parte la spinta colossale della società civile, è molto importante la fermezza che sta dimostrando il presidente Artur Mas. Una sicurezza che, diversamente da quanto molti auguravano e continuano ad augurare – qui e là–, persiste nel tempo e crea sconcerto nel governo spagnolo.


Questa è la chiave di tutto quanto. Perchè, a differenza de quel che successe con lo Statuto del 2006, il leader di CDC ha capito molto bene quale fu il mandato del popolo nelle ultime elezioni. Soltanto la maretta che provoca, un giorno dopo l’altro, il suo socio Duran i Lleida interbolisce una strada complicata ma con una uscita ben chiara. Mentre a Madrid si sono intestarditi a proseguire in un vicolo scuro e cieco.


Tempo al tempo.




Miquel Riera, 'Avui'

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