giovedì 28 febbraio 2013

Il Parlamento spagnolo vieta alla Catalogna di decidere il proprio futuro


Il 26 febbraio 2013 il Parlamento spagnolo ha bocciato le quattro mozioni presentate per chiedere il diritto all’autodeterminazione, riconosciuto dalle Nazioni Unite. Ai voti contrari dei partiti più importanti al governo, il PP e il PSOE, si sono aggiunti anche quelli degli ultra-nazionalisti dell’UPD.
La proposta che ha ricevuto più voti è stata quella presentata dalla CiU, con 60 voti su 350. Il motivo è che hanno inciso i voti di tutti i deputati catalani del PSOE, che hanno votato a favore disobbedendo agli ordini del proprio partito. Il testo propone di "chiedere al governo spagnolo di iniziare un dialogo con il governo della Generalitatper rendere possibile lo svolgimento di un referendum, in modo che i catalani possano decidere del proprio futuro". Né "iniziare", né "dialogo", né "referendum".La Spagna ha voltato le spalle a queste parole, negando alla Catalogna il diritto di decidere il proprio futuro. Un fatto rilevante, tuttavia, è che il 74% dei deputati catalani in Parlamento hanno votato a favore del diritto a decidere della Catalogna. Un voto di massa forte e chiaro, che dimostra che il veto posto dalla Spagna ha di fronte una maggioranza democratica.

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