domenica 14 dicembre 2014

Toro Jubilo (Allegria): ferocia pura











Medinaceli è un paese nella provincia spagnola di Soria. Ogni anno a novembre, da secoli, si svolge il tradizionale "Toro Jubilo". L'origine non è nota con certezza, ma gli antropologi indicano che, ad iniziare, sono stati i popoli iberici, addirittura si pensa che, questa usanza, provenga dall'età del bronzo. Nel 1559 Filippo II ne è stato un testimone e ne sono rimaste le prove nell’archivio dei Duchi di Medinaceli. Questa è la prima volta di cui si abbia una testimonianza scritta del barbaro evento. Nel 2002 la Giunta di “Castilla y Leon” ha dichiarato questa manifestazione di Interesse Turistico Regionale.

Il toro, con le corna legate con una corda, viene trascinato fino ad un palo, gli si pone sulla testa un supporto in metallo con due sfere che bruciano per circa un'ora, bruciandogli il muso, gli occhi, impedendogli di respirare. La tela mescolata con trementina e zolfo, brucia ininterrottamente per quasi un'ora, e durante questo periodo il toro tenta invano di liberarsi dal fuoco, fuggendo in preda al terrore. La paura e l'ansia lo torturano tanto quanto le ustioni e i colpi che riceve. Il fango che lo copre come una apparente protezione va scomparendo, il fuoco gli entra negli occhi, gli impedisce di respirare, gli brucia il muso e il corpo, e nonostante i tentativi non può evitare i colpi e le umiliazioni . Quando il fuoco sopra alla sua testa si spegne, la festa finisce, e dopo che il pubblico se ne è andato, il toro viene ucciso. Cosí lo vuole la legislazione regionale per tutti gli spettacoli “taurini” (corride), allo scopo di assicurare all'animale una morte senza sofferenza ed evitargli una vita segnata dagli effetti indelebili lasciati dalla tortura. Questi effetti sono a volte così atroci che il toro non ha bisogno di essere ucciso, perché muore prima.

A mezzanotte del 15 novembre è stato martirizzato Islero. Quattro delle settanta persone che hanno protestato sono state arrestate dalla “Guardia Civil” e una cinquantina sono state identificate. Tutto questo per proteggere il sadismo. Il mondo al contrario. Le “bestie” protette e le persone represse.




Jordi Vàzquez
@JordiVazquez

Tedesco
Lingua catalana
Lingua spagnola

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