L'agenzia di rating si sofferma sulla situazione della regione spagnola e
dipinge i possibili sviluppi: un fatto che testimonia quanto possa
essere vicina e reale l'autonomia.
L'agenzia di rating Fitch ha pubblicato un rapporto in cui chiede un
negoziato fra la Catalogna e la Spagna per migliorare il finanziamento
dell'economia. Nel rapporto, ripreso dal quotidiano catalano Avui,
vengono analizzati tre scenari all'indomani della consultazione politica
sull'indipendenza: il primo è il miglioramento fiscale, poi la piena
indipendenza, e da ultimo il carreró sense sortida (vicolo cieco) in cui
si trova l'economia catalana adesso. Secondo Fitch, il primo scenario è
quello che riserva più benefici per la Catalogna e la Spagna.
(Avvertenza importante: Fitch può pensarla come vuole, ciò che conta è
come la pensa il popolo catalano, e l'indipendenza non è una questione
principalmente economica.) In ogni modo, l'agenzia giudica che
l'indipendenza potrebbe avere conseguenze negative per entrambe le
economie - sopra tutto nel caso di una "rottura disordinata" (che
nessuno si augura) - mentre l'ultimo caso, l'attuale arresto di
qualunque processo, mette in pericolo gli investimenti d'impresa. La
valutazione di Fitch è che nello stallo di adesso il governo autonomo
catalano utilizzerà i risultati del processo per approfondire l'agenda
della riforma con un referendum formale. Ma l'approccio "feroce" del
governo di Madrid, secondo Fitch, rende imprevedibile il processo e i
suoi risultati.
Lo scenario più probabile, per Fitch, è che i due governi negozino una
nuova sistemazione fiscale per la Catalogna, come è successo nei Paesi
Baschi e in Navarra. L'impatto di questa rinegoziazione sul debito
sovrano della Spagna sarà "moderatamente positivo" perché si sarà
alleggerito un focolaio di rischio politico a medio termine «en el
benentès que sigui quin sigui l'acord no comprometi l'estratègia fiscal
del govern espanyol», scrive Avui, cioè «purché, qualunque cosa succeda,
l'accordo non comprometta la strategia fiscale del governo spagnolo».
Fitch si attende anche un incremento degli introiti fiscali a
disposizione della Catalogna, perché diminuirebbe il contributo netto
della regione al governo spagnolo. Questo dovrebbe avere un effetto
positivo sul credito o come minimo stabilizzare il rating della
Catalogna. Con maggiori soldi a disposizione, la Catalogna potrebbe
attenuare il ritardo nei servizi pubblici essenziali di cui soffre oggi.
Lo scenario, che Fitch giudica «meno probabile», di una Catalogna del
tutto indipendente, avrebbe «molto probabilmente» conseguenze negative
per il rating del debito sovrano spagnolo. Perfino una separazione
ordinata potrebbe creare rischi per l'economia, e ancor più una che
fosse invece disordinata. Se per esempio la Catalogna conquistasse
l'indipendenza «al prezzo di abbandonare l'Unione Europea e l'Eurozona»,
i rischi per la Catalogna e la Spagna potrebbero essere esacerbati.
L'ultimo scenario, la continuazione del carreró sense sortida, è quello
più terribile. La tensione prolungata potrebbe provocare perdite in
alcuni depositi a breve termine, che colpirebbero in modo particolare le
banche catalane, e ciò potrebbe tradursi in un aumento del costo dei
finanziamenti che porterebbe le imprese a «reduir les inversions a la
regió» (ridurre gli investimenti nella regione) come misura cautelare.
Non c'è un commento ulteriore da parte di Avui, ma il fatto che
un'agenzia di rating si sia soffermata sulla situazione catalana mostra
quanto appaia ormai vicina l'indipendenza del Paese.
Paolo Brera
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